giovedì 3 febbraio 2011

Non resta che accendere un mutuo....


Non resta che accendere un cero.
Con questo commento ironizzai a caldo la chiusura del mercato estivo di Marotta & C.
Un esercito di medio-buoni giocatori arrivati in prestito o a prezzi di saldo. Una rivoluzione senza senso.
Molti mi accusarono all’epoca di esser un destabilizzatore per i giudizi espressi.  O peggio ancora mi offesero dandomi del plagiato da Moggi, come se qualcuno mai potesse mai impormi le sue idee.
Sinceramente avrei voluto sbagliare la previsione, almeno questa volta, ma alla fine i nodi vengono sempre al pettine.
L’attuale Juve naviga a vista, senza un progetto delineato. E l’alibi degli arbitri non regge.
La confusione la si evince anche dalle parole pronunciate ogni qual volta i dirigenti sono chiamati ad esprimere un giudizio sul proprio operato.
Per Delneri fino a qualche giorno fa era buona una stagione dove la Juve è stata umiliata in Europa, eliminata dalla Roma in Coppa Italia e  fuori dalla zona Champions in campionato.
Evidentemente il tecnico friulano non ha ancora capito cosa vuol dire allenare la squadra bianconera, dove pur arrivare secondi vuol dire aver fallito. Molto probabilmente non lo capirà mai.
Ma anche se il tecnico non è da squadra di vertice non è giusto addossargli tutte le responsabilità.
Anche perché la qualità della squadra è quella che è e qui entrano in ballo le responsabilità di Marotta, che non possono esser mitigate dall’elevato numero di infortuni, perché questa è una costante che alla Juve si ripropone  ormai da 3 anni consecutivi. Un'aggravante quindi, non una scusante.
In conferenza stampa sabato scorso Marotta ha pronunciato le parole  "Qualche critico saccente diceva che sarebbe stato meglio prendere meno giocatori ma più di qualità." Beh sicuramente quelle parole erano rivolte in primis contro Luciano Moggi ma anche io mi sento di far parte di quel gruppo di “saccenti”. Mai avrei comprato 15 giocatori in poco più di 6 mesi, la maggioranza di cui non sposta di una virgola la forza della squadra. Anzi. Nel calcio come nella vita le rivoluzioni si fanno solamente quando cambiano nettamente in meglio le cose.
Toni, Barzagli, Traorè, Rinaudo e Motta nelle Juventus scudettate degli anni passati al massimo avrebbero trovato posto in tribuna o forse in panchina qualche volta.  Questi giocatori sono arrivati più per il costo nullo o quasi del loro cartellino che per reali necessità tecnico-tattiche. A fare numero, tanto per starci.
Poi ci sono i prestiti onerosi con diritti di riscatto fissati a prezzi altissimi come quelli per Matri, Aquilani, Pepe e Quagliarella. Ma qualcuno di questi verrà riscattato se non arriveranno sconti? Ne dubito fortemente.
Infine gli acquisti. 5 milioni per Storari, 13 milioni di euro per Martinez, 15 per Krasic, 16 per Bonucci.
Tolto Krasic, del quale si può tranquillamente dire che è stata l’unica operazione di mercato giusta in rapporto qualità-prezzo , il resto sono stati solo una sequenza di movimenti che hanno contribuito a rendere la Juventus una provinciale ancor di più degli anni passati.
Mai vista  in precedenza la Juventus elemosinare prestiti in giro, alla ricerca di acquisti a prezzi di saldo collezionando rifiuti in sequenza come si fa con le figurine dal giornalaio.
Ma per la mancanza di fondi è giusto arrivare alle responsabilità della Proprietà che ormai da praticamente 20 anni non investe più davvero nella Juventus. Ma l’autofinanziamento lo puoi fare solo se al vertice hai un Boniperti o un Moggi. Altrimenti per esser competitivi a grandi livelli bisogna investire. E non prendiamoci in giro con la favola del fair play finanziario che tanto ricorda la vecchia storia della volpe e l’uva. Basti pensare al Chelsea che in un solo giorno ha sborsato 80 milioni di euro per comprare Torres e David Luiz.
Andrea Agnelli che tanto entusiasmo (soprattutto per la gestione su Calciopoli) ha portato al suo arrivo nel popolo bianconero depresso dalla dilettantesca gestione precedente ha adesso 2 opzioni:
o salva la Juventus dimostrando di avere davvero potere decisionale con ampio raggio d’azione anche in drastiche scelte oppure si salva subito lui prima di affondare con tutta la proprietà vedendo  le sue poche colpe mischiate senza divisioni di responsabilità  a quelle di suo cugino John.
Se non si investe davvero, c’è poco da movimentare i  170 milioni, abbassare il tetto ingaggi o fare le plusvalenze…
Chiosa finale: la mancanza di rispetto a livello arbitrale evidenziata in questa stagione  non fa altro che dimostrare che la squadra bianconera non ha più potere politico ne in campo ne in Federazione. Nel dubbio si tende a sfavorire sempre i bianconeri.
 Una provinciale di lusso, ma pur sempre una provinciale. Ecco cosa è diventata ormai la Juventus.
Per tornare ad esser grandi non resta che accendere…un mutuo!!

15 commenti:

Vittorio ha detto...

Grandioso! Da applausi!

redr77 ha detto...

C'è chi piange e c'è chi lotta.

E tu, Stefano, stai piangendo da maggio.

Articolo FAZIOSO.

Il problema non è quanto conta la Juve poiiticamente, ma quanto conta politicamente chi vuole affossare la Juve.
Che è ben diverso!

"In questo momento chi critica allenatori, dirigenti e proprieta’ (anche a ragione) fa ESATTAMENTE QUELLO CHE ALTRI DESIDERANO CHE FACCIA"
E tu, Stefano...lo stai facendo benissimo!

Sono parole di un articolo del prof Kantor (in fondo il link all'articolo completo).

http://www.uccellinodidelpiero.com/non-facciamo-il-loro-gioco/

IoJuventino ha detto...

Boh, siamo alle solite.

Non c'erano soldi, non ci sono soldi. E' stato fatto il massimo in due mesi. Si è rotto Quagliarella, quando poteva rompersi (senza aggravare la situazione) Amauri.

La stanchezza di Krasic e Marchisio e Aquilani mi pare fisiologica e non imputabile a Marotta che ha dovuto tenere Sissoko che certo non ha la qualità dei primi tre.

Due flop: Motta e Lanzafame, più la sfortuna di non aver mai avuto Martinez in forma.

Hanno preso Storari che io tornerei a schierare in attesa che Buffon torni sul serio a giocare!

Vittorio ha detto...

Voglio condividere il tuo discorso sul non fare il gioco degli altri.
Consentimi, però, di dire una cosa: da questa situazione si deve trovare una via d'uscita.
Se non si vuole che le belle intenzioni di giugno vengano affossate per chissà quanti anni ancora, bisogna dare una sterzata.
E' necessario, secondo me, che Andrea Agnelli prenda atto che le persone scelte per realizzare la rifondazione non sono adeguate all'impresa ed occorre sostituirle, scegliere gente che abbia più carisma in panchina e più peso sul mercato ma, soprattutto, nel Palazzo perchè innanzitutto quello va riconquistato. Inoltre è necessario che Agnelli fornisca un impegno economico maggiore anzi, probabilmente, personale perchè senza soldi i campioni non arrivano ed a noi servono campioni in campo.

maxcialtron ha detto...

Non condivido assolutamente l'articolo: disfattista, retorico e senza alcuno spunto. Basta con le solite cazzate : son stufo di sentire la solita solfa su mancati o sbagliati investimenti, su giocatori scarsi e su mediocrità del comparto tecnico societario. E soprattutto basta con moggi e la triade. Ho per loro il massimo rispetto ma hanno fatto il loro tempo. Sono d'accordo con RED , basta piangere, sennò finiamo in seie B stavolta sul campo. E che ca..o!Quest'anno la squadra c'è , nel girone di andata l'ha dimostrato ampiamente, poi gli infortuni : ma se un giocatore si spacca la rotula e l'altro il tallone e l'altro ancora prende una distorsione ma mi spieghi che cacchio c'entra la società e i preparatore? L'allenatore: non mi aspetto chedel neri sia capello o lippi ma d'altra parte capello è arrivato in una squadra di campioni e questa non lo è , ancora...diamoli tempo di costruire , se sei costretto a non poter contare su giocatori di ruolo mai forse è difficile costruire gli automatismi, o no?
Giocatori: mi ricordo ancora molti , te compreso , che parlavano di bidoni come quagliarella e krasic,insieme agli altri ...Poi se martinez si spacca il piede e non riesce a giocare con continuità che colpa ne ha del neri o marotta o forse era prevedibile?
La società e gli investimenti: bello il paragone con i 60 mln spesi dal chelsea (a proposito quante champions ha vinto che non mi ricordo?) e perchè no mettiamoci pure il real il city e i merdosi ....c'è chi spende e spande come se i soldi piovessero dal cielo e chi cerca di tenere in ordine i bilanci

Poi francamente credo che prima di sparare a zero su tutti e lo fareste acnhe su andrea se non facesse agnelli di cognome, bisogna dare il tempo di lavorare: i giudizi si danno alla fine , hanno dichiarato il 4° posto vediamo a maggio dove saremo e poi si parla...
e poi dulcis in fondo gli arbitri, il rigore di palermo è solo la punta dell'iceberg , ma era talmente evidente a tutti , che persino quelli del palermo sono rimasti sorpresi quando l'arbitro non ha fischiato....questo non è un'alibi sia ben chiaro ma quando il parlermo tira due volte e segna sempre e a noi negano rigori solari beh la differenza si vede

marco99 ha detto...

Articolo perfetto!
Mentre leggevo, caro Stefano, immaginavo già le critiche che avresti ricevuto.
Lo immaginavo perché c'è una parte della nostra tifoseria che cerca disperatamente di vincere senza Moggi da cinque anni.
Una parte di tifoseria che giunge a ridicolizzarsi applaudendo molinaro o inneggiando a ranieri (nei tempi bui che furono).

La realtà, invece, è quella che descrivi alla perfezione nel tuo articolo.
La verità è che siamo fuori da tutto PERSINO DAI PRELIMINARI DI EUROPA LEAGUE.
A me quasi viene da ridere nel leggere le argomentazioni di chi ancora (dopo cinque interminabili stagioni) ancora vuol far finta di non vedere e di non capire.

Piaccia o noi piaccia Marotta e delneri hanno miseramente fallito facendo peggio del duo Secco/ferrara.
Piaccia o non piaccia siamo a meno 13 in campionato reduci da tre sconfitte consecutive.
Piaccia o non piaccia abbiamo gente come Motta e grygera che non vorrebbero nemmeno in serie b.

Contenti voi, cari ottimisti senza se e senza ma, accomodatevi pure in poltrona a guardare gli altri vincere le competizioni (come fate da 5 anni).

redr77 ha detto...

x Vittorio:
sostituire Marotta? certo, solo se prendi Moggi.
Altrimenti?

E non dimenticare due cose che sfuggono a tanti:
PRIMO: Agnelli è il Presidente della Juve, ma quello della proprietà è Elkann.
SECONDO: oggi come oggi con questo marciume petrolifero che ha invaso ogni stanza del Palazzo nemmeno Moggi ne verrebbe fuori!
A questo non c'ha pensato mai nessuno!

x Marco99: che peccato e che tristezza che tu confonda/miachi/banalizzi il quadriennio blancocobolliano con quello del nuovo corso.

redr77 ha detto...

...e aggiungo: condivido pienamente maxcialtron.

leonardo ha detto...

Per quale motivo non si dovrebbe paragonare il quadriennio blancobolliano(sic) con l'attuale gestione? Si parla di dati, di punti in classifica e di eliminazioni dalle coppe.
Al giorno d'oggi chiamarsi Agnelli non significa necessariamente essere migliori di un Cobolli o di un Blanc.
Se Blanc e Secco avessero portato a Torino Del Neri sarebbe scoppiato (giustamente) il finimondo.
E comunque diciamocela tutta: se si pensa che la prima punta del futuro possa essere Matri diventeremo al massimo quello che è stata la Fiorentina negli ultimi anni: quarto posto un anno sì e uno no e niente titoli.

redr77 ha detto...

Cara latrina brasiliana (così i milanisti chiamano i nerazzurri col tuo nome), è inutile che trolli continuamente cambiando nome e cercando di provocare discussioni che diano orgasmo (l'unico possibile) alla tua vita vegetale.

Blanc e Cobolli dipendevano da Milano. Agneli MAI.

leonardo ha detto...

Wow! Un blog pieno di educazione e con voglia di discutere!
Direi che non mi era mai successo che la prima volta che scrivevo in un blog mi avessero dato:
-della latrina brasiliana
-dell'interista
-del vegetale

Complimentoni a Discreti, non c'è che dire.
I tifosi cerebrolesi come Redr77 sono la rovina della Juve.

Vittorio ha detto...

X redr:
se ricordo bene, quando Agnelli fece la conferenza stampa con Marotta una quindicina di giorni fa parlò di posizione della proprietà come quella sua e dei cugini, praticamente un pensiero condiviso su come gestire e risolvere i problemi. Se le cose dovessero essere per come ricordo di averle ascoltate allora il problema del dualismo Agnelli-Elkann non esiste.
Se, invece, le cose stanno come dici tu allora scusami ma Agnelli è uno stupido: cosa fa, para il culo e si addossa le responsabilità di chi continua a non volere che torniamo grandi?
Per sostituire Marotta, Moggi a parte (e non muoio dalla voglia di rivederlo) non si può praticare una soluzione tipo quella del Milan con Raiola? Semplice, rapida ed efficace...
Sul Palazzo hai ragione tu, il problema meno risolvibile è quello, ma nemmeno si può pensare di restarne fuori, ci vogliono delle alleanze politiche che al momento non si vedono.

marco99 ha detto...

x red

Non confondo nulla in quanto non esiste il nuovo corso.
Questa stagione è il continuo delle 4 precedenti e lo dico con l'amaro in bocca visto che ero un sostenitore di Andrea Agnelli.

redr77 ha detto...

x la latrina brasiliana:
ogni volta che cambi nick dici sempre che è la prima volta che ti capita quello che ti capita :D
...e il termine cerebroleso è un'esclusiva tutta tua...sono 5 anni che te lo fanno notare qui e altrove...quindi è inutile che tenti di scaricarli su altri :D

x Vittorio:
mi sembra che nelle conferenze stampa ti sfuggano le basi della diplomazia manageriale.
Quello che ho scritto è chiaro: Agnelli è il Presidente della Juve ma non quello dell'Exor, di cui è Presidente l'elkano. Se vuoi dimostrare che non sia così portami il CdA dell'Exor e dimostrami il PESO di Andrea Agnelli, sopratutto sulla scelta dei liquidi da investire sulla Juve.
P.S.: nelle conferenze stampa di qualche mese fa Agnelli parlava anche di Blanc; ti sembra che la realtà rispecchi davvero quello che disse?
La diplomazia è inevitabile in certe circostanze per evitare "guerre" a causa delle quali ti fai terra bruciata intorno.

IoJuventino ha detto...

@redr77: ottimi interventi, che condivido nei contenuti!