Non poteva iniziare peggio il 2011 della Juventus.
Un clamoroso tonfo casalingo quello contro il Parma.
Partita condizionata dall'infortunio di Quagliarella in avvio ma sopratutto dalla follia di Felipe Melo, che si fa espellere per un fallo di reazione dopo pochi minuti dall'inizio della gara.
Personalmente non avrei sostituito subito Del Piero per riequilibrare la squadra con Pepe, sopratutto alla luce dell'attuale condizione fisica di Amauri, praticamente inesistente.
La gara ha segnato la rivincita di Giovinco, ex dal dente avvelenato, vero man of the match.
L'ho sempre detto e continuerò a ripeterlo ogni qual volta potrò:
nel calcio o compri i campioni veri che fanno la differenza o ti tieni i tuoi giovani.
Giovinco ne è l'esempio più lampante, sopratutto alla luce di investimenti incomprensibili come quello esoso di Martinez, una vera meteora ad oggi.
Inutile stare a crocifiggere adesso Felipe Melo e colpevolizzare un acerbo Sorensen piuttosto che un inesistente e nervoso Aquilani, sempre più discontinuo.
Quando perdi gare così non resta che rimboccarsi le maniche e ripartire subito. L'occasione c'è ed anche a breve termine: domenica sera al San Paolo di Napoli.
2 considerazioni sulle dichiarazioni di fine gara del presidente Andrea Agnelli:
1) Come si può considerare inesperta una squadra come la Juventus che in campo aveva una media età nettamente superiore agli avversari?
2) La storia del "con 12 nuovi innesti ci vuole tempo...." non regge.
Mi dispiace ma nessuno ha imposto questa rivoluzione alla Juventus la scorsa estate, anche perchè più del 50% dei giocatori arrivati nell'estate 2010 sono di un livello da squadra non di vertice che quasi sicuramente non verranno confermati nella prossima stagione.
Sono arrivati alla Juventus solo per il prezzo da saldo, non per il loro reale valore.
Bastava comprare meno ma meglio. Più qualità e meno quantità.
Per tornare a vincere quello serve e i tifosi juventini non chiedono altro.
Niente è compromesso, ma adesso bisogna metter mano al portafoglio.
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