venerdì 25 gennaio 2008

"Al 3° giorno il Candido parlò"

LIBERO 25 Gennaio 2008
LETTERA DI UN LETTORE A LUCIANO MOGGI
Gentile signor MOGGI Le scrivo per commentare l’ennesima perla di giornalismo dell’ex direttore della Gazzetta , Candido Cannavò.Il giorno 23-01-2008 l’esimio giornalista, orbene, ha scritto un editoriale dal titolo “ Inter sotto tiro –Arbitri deboli ma senza schede”.Il signor Cannavò, dunque, sostiene nel suddetto articolo che vi sia un accanimento mediatico contro l’Inter per i presunti errori arbitrali a favore della stessa. Rileva, inoltre , che la classe arbitrale odierna commette tali errori perché vittima della cosiddetta “ Sudditanza psicologica” verso la squadra più forte .A tale arguta disamina, però, il giornalista premette una “ discriminante decisiva” : “Oggi gli arbitri non hanno in tasca le schede telefoniche straniere illegali e clandestine. Doni gentili e non disinteressati che , nelle passate gestioni , contaminavano gli errori degli arbitri e li sottraevano alla fatalità”. Invita , poi, gli arbitri a liberarsi dalla sudditanza , facendo giungere loro il messaggio che la Gazzetta li difenderà sempre senza schede telefoniche.Rivolgendosi, infine, all’amico Massimo Moratti scrive : “ Quanto a Moratti , comprendo la rabbia ed indignazione nel vedere la sua Inter bersagliata . Ma è quello che lui sognava da oltre un decennio………” Tra l’altro credevo che il signor Cannavò conoscesse in modo approfondito le stesse decisioni della CAF e della Corte Federale. Mi sbagliavo.Ho provato, quindi, a rileggere le delibere che hanno condannato e smantellato la Cupola che infestava il mondo del calcio, nella pia speranza di trovare, nelle motivazioni, traccia delle famigerate schede telefoniche straniere .Nulla.Come è possibile che un giornalista preparato ed integerrimo possa aver commesso tale errore ? In quale Sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione è stato sancito che Luciano Moggi regalava schede straniere agli arbitri?A me , umile cittadino italiano, hanno insegnato che i Giornalisti devono , nell’esercizio della loro professione, riportare fatti e circostanze corrispondenti al vero ed hanno il dovere di conoscere le Leggi e la Costituzione. Sulla linea difensiva nei confronti dell’attuale classe arbitrale, diretta da Collina, mi piace ricordare all’onesto Cannavò che nel più grande scandalo calcistico del secolo ( qui prendo in prestito le sue parole) ha avuto piena cittadinanza , anche, l’attuale designatore per le sue frequentazioni in ristoranti nei giorni di chiusura.Restando in tema, inoltre, sarebbe interessante conoscere il parere di Cannavò sulle cene a casa Bergamo dei dirigenti dell’Inter. Mi auguro che anche in questo caso non si tratti di mere circostanze legate al fato.Per quanto riguarda , infine, la rabbia e la indignazione del signor Moratti nel vedere la sua Inter bersagliata e le parole di grande comprensione del signor Cannavò , ritengo che anche in questo caso le circostanze di fatto i dicano altro: non è pervenuta , in questi giorni, alcuna dichiarazione del signor Moratti che lasci presagire rabbia ed indignazione. Quando imperversavano , invece, le fantomatiche schede telefoniche ed Ibrahimovic giocava nella Juventus , il signor Moratti era sempre davanti alle telecamere a gridare la sua indignazione ed a lodare le mirabolanti imprese di giocatori clandestini ( Tribunale di Udine –Sentenza definitiva ) con passaporti acquisiti nei mercati sudamericani.
Avv. Antonio Molentino
RISPOSTA DI LUCIANO MOGGI
Stavolta la gestazione è stata lunga : Cannavò ha aspettato il mercoledì per scendere in campo. Evidentemente aveva bisogno di tempo per pensare, per trovare una giustificazione verosimile atta a difendere la causa nerazzurra. Meglio far sbollire i bollori, avrà pensato.ET VOILA' , tre giorni dopo trova la soluzione.Ma sì, la sudditanza è riaffiorata e con essa la "cagnara" ( ma che brutta eleganza signor Cannavò) " scaturita anche dall'ingiustizia espressa dal risultato" ( alla buonora). Ma l'importante -aggiunge-non viene da queste cose, ma dalle schede telefoniche che non ci sono più. Ecco la trovata da " fatemi capire".Cannavò non dice che l'Inter aveva TELECOM al suo fianco , anzi nel suo CDA, addirittura con gli stessi personaggi che duplicavano , dall'una e dall'altra parte, le cariche societarie. Al Candido tutto questo non interessa : lui è quello delle crociate a senso unico e delle spiegazioni di comodo. Il rigore non accordato? Il doppio errore di Gervasoni e dell'assistente Lanciano? Si tratta di un semplice " caso diabolico , non un furto"E poi ecco la classica chiusura allo zucchero dedicata a Moratti ; Cannavò comprende la sua rabbia ed indignazione nel vedere l'Inter bersagliata.Ma è quello che lui sognava: prendersi finalmente le gioie , le collere, le invidie che confluiscono sulla squadra che domina.Perchè il potere attrae , ma non gli si perdona nulla.Che immaggine sconvolgente.Peccato che non l'abbia attribuita a suo tempo alla Juve.Già , la situazione che vive oggi Moratti è esattamente la stessa che viveva la JUVE: una squadra che dominava per la sua superiorità tecnica e che veniva sempre messa all'indice ad ogni errore arbitrale. La differenza ( per la Gazzetta) è che oggi sono errori , allora erano furti.Rimando Cannavò alle dichiarazioni di Vieri . Domanda: " La Juve di Vieri era più forte perchè aveva alle spalle il " mondo Moggi"? Risposta , secca e tagliente: No era più forte perchè aveva i giocatori più forti. Se IBRA e VIERA fossero ancora a Torino la Juve continuerebbe a vincere".Agli Interisti che adesso si sentono offesi per essere paragonati a quella JUVE , dico che per capire cosa si prova dovevano evidentemente diventare più forti.Comunque hanno tutto il tempo per chiedere scusa.E ancora leggo: "Moratti è amareggiato per la veemenza di certe reazioni e che la sua Inter intende vincere senza alcun tipo di aiuto".Questo può essere l'intento , ma i fatti sono altri e la Gazzetta , a denti stretti, ha dovuto ammeterli.E allora prima leggiamo "della legge del più forte", che era esattamente quella della JUVE, e poi degli "inevitabili errori arbitrali", ma imprimendovi qui la " parola magica" , la chiamano "casualità".Chiaro dunque il raffronto scontro : i favori oggi all'Inter sono casuali quelli alla JUVE erano ...altro.Sarebbe il caso di chiedere un pò più di serietà ( e anche serenità) anche se riconosco le difficoltà di chi prova ad arrampicarsi sugli specchi per evitare che quelli dell'Inter possano " essere confusi con il sistema di ieri". Si noti la parola " sistema", mentre sarebbe stato assai più serio dire che gli errori ci sono oggi come c'erano ieri.P.S: Per concludere passa ad altro.Quella di ieri sera è stata una giornata campale per il futuro politico del nostro PAESE. In questo senso mi auguro che il Senatore GENTILE , ultimamente distolto dalle vicende della squadra dilettantistica del Sibilla Bacoli, abbia avuto il tempo di abbandonare le cose frivole per tornare a valutare cose molto più serie nelle aule del Senato della Repubblica.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con Moggi e l'avvocato Molentino e vorrei aggiungere che noi di "giu' le mani dalla Juve" non molliamoed anzi dobbiamo crescere in numero,e sempre uniti arriveremo a Bruxelles cosi' da farci restituire i Ns. scudetti,e far emergere il lavoro regolare del Sig. Luciano Moggi, Dott. Antonio Giraudo e i fratelli Gianni ed Umberto Agnelli(sempre al fianco della Juve),non come questa nuova dirigenza e proprieta'. Ultima cosa per Luciano, non vedo questa grossa differenza con l'inter in campo....possiamo vincere con i giocatori titolari ed un ottimo allenatore: Ranieri.....crediamoci!!!!!!

marco99 ha detto...

bravo moggi.. certa gente fa orecchie di mercante non appena si nomina telecom e guido rossi..

Anonimo ha detto...

caro Luciano,
prima di tutto grazie per i meravigliosi anni di gestione della Juventus..purtroppo resteranno unici e irripetibili...
ho amato quella squadra non solo per i risultati ottenuti ma perchè era vera Juve societaria, con dignità e risolutezza e signorilità, gestita da persone competenti che non avevano ereditato i privilegi dei padri potenti.
Mentre i rampolli di milano e torino avevano di proprio anche la supponenza e la prepotenza per compiere tutto quello possibile per riavere il giocattolo che loro stessi avevano scartato e per anni snobbato.
Pensate che acume e quale intelligenza calcistica possiede un presidente che va da una maga per farsi dire le sorti della armata brancaleone che aveva!!! Mentre fulgido e furbo sguinzagliava i dipendenti a intercettare gli odiati nemici juventini e i propri e altrui giocatori.
Che esempio di eleganza e signorilità...costretto a raccomandarsi ai vari cannavòi e guidirossi e altri telecronisti e tv e pseudo giornalisti e politici vari in procinto di pensione senza nemmeno rispettare quel poco di dignità che ti permette di vivere gli ultimi anni in pace con te stesso!!
Quale stile, quale signorilità, quella inventata da scrittorucoli servili e striscianti che temono i potenti e come i cani aspettano che dal banchetto dei "signori" cada qualche briciola di pane....


Mario Bani

Anonimo ha detto...

il candido e' quell'omino che predicava''c'e' illecito e illecito,volendo distinguere i ''crimini ''a sua detta di MOGGI,da quelli dell'onesto a prescindere,,,,,,,,,,d altronde gli ''intertristi'' citano come simbolo dell'onesta' il sig. Prisco il quale, condannato per tangentopoli (con condanna passata in giudicato superiore ai 2 anni)usufrui' di 2 anni di condono ,ma il resto della pena dovette scontarlo,e quindi per vedere in serale le partite dell'inter,doveva chiedere il permesso al giudice di sorveglianza

Anonimo ha detto...

Cannavò spero che un giornodovra pagare tanti di quei risarcimenti da passare la vecchiaia alla stazione centrale di milano come barbone. GRAZIE LUCIANO MOGGI X TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO X LA JUVE UN GIORNO NE USCIREMO FUORI A TESTA ALTA FORZA JUVE FORZA LUCIANO FORZA DOTT GIRAUDO FORZA BEYYEGA LA NOSTRA VERA DIRIGENZA