giovedì 19 aprile 2007

Juvervista On.Paniz

Intervista all'Onorevole Maurizio Paniz (presidente dello Juventus Club Montecitorio)per Magazine Bianconero
di Discreti Stefano


1) Quanti sono gli scudetti della Juventus?
Per me 29; per molti altri 27. Ma in quest’ultimo caso si tratta di una vera ingiustizia, soprattutto per quanto riguarda lo scudetto 2005/06.

2) Cosa pensa di Calciopoli? Parli a ruota libera in 3-4 righe di libero sfogo.
L’Italia si è fatta solo del male agli occhi del mondo, dando di sé un’immagine diversa da quella reale. Ormai è acclarato che non ci sono stati illeciti, ma solo, al più, comportamenti sleali, che sono stati esageratamente valutati, soprattutto nelle fasi iniziali dell’inchiesta. Ogni giorno che passa si comprende sempre di più che è stata una “bolla di sapone” o poco più, ma è amaro constatare che proprio la Juventus ci ha rimesso 2 scudetti, tanti campioni faticosamente raggiunti e fior di contratti e di credibilità.

3) Cosa pensa dei 3 personaggi che componevano la Triade?
Avevo stima di tutta la Triade. Mantengo la stessa stima anche oggi. Ho sentito spesso Bettega e Giraudo; mi spiace non aver mai risentito Moggi. Non rinnego il passato. Sono certo che il futuro consentirà di riequilibrare gli eccessi con i quali sono stati spesso valutati.

4) Ha mai pensato veramente che la Juventus vincesse per aiuti esterni al campo?
No. Non lo pensavo e non lo penso. La Juventus ha sempre vinto per meriti. Ma è normale che chi è più forte possa indurre una più o meno significativa soggezione: accade nello sport come nella vita.

5) Perché Moratti pure investendo somme mostruose non è mai riuscito a vincere onestamente sul campo?
Secondo me, non ha vinto perché non ha creato il giusto mix tra tutte le componenti: giocatori, tecnico e società, tutte parimenti importanti.

6) Cosa pensa di Guido Rossi e del suo operato in Figc?
Una meteora. E da ex consigliere di amministrazione dell’Inter non doveva accettare l’incarico e non doveva assegnarle lo scudetto 2005/06.

7) Ruperto e Sandulli hanno garantito la vera giustizia che spetta ad un paese democratico?
Il sistema della giustizia sportiva va riformato. Così come è attualmente non garantisce il diritto di difesa in modo adeguato. Non dipende dagli uomini, ma dalle regole: non le ritengo in linea con quelle che un paese democratico dovrebbe avere, anche nello sport, quando ci sono in ballo interessi economici enormi e conseguenze devastanti, come nel caso della Juventus.

8) Cosa è lo Juventus Club Montecitorio? Perché nasce, e quali scopi ha?
Credo sia il Club di Juventini più prestigioso del Paese. Nasce nella scorsa legislatura (2001) con lo scopo di mantenere viva la concezione dello sport che ha creato, da oltre un secolo, lo “stile” della Juventus, di promuovere ed organizzare la partecipazione degli associati ad iniziative di supporto della società e di tifo per la squadra, di promuovere tra i deputati ed i senatori o collaboratori e dipendenti di Camera e Senato la passione sportiva per la Juventus, di celebrare i risultati della stessa e di svolgere ogni attività ritenuta utile e di supporto alla Juventus.

9) Quale processo le viene in mente se le dico queste cose:
- Gradi di giudizio soppressi; - impossibilità di presentare prove e testimoni; - uso improprio delle intercettazioni.
E aggiungo, come è possibile che ciò possa accadere in un paese evoluto come l’Italia?
Ho già detto: le regole del processo sportivo vanno cambiate. Non c’è alternativa.

10) Ha mai creduto veramente che la Juventus facesse uso di doping?
No. E il tempo ed il processo ordinario hanno confermato che ciò non è mai accaduto.

11) Che fine ha fatto l’interrogazione parlamentare sull’assegnazione vergognosa dell’ultimo scudetto all’Inter di Moratti?
Il Presidente Bertinotti l’ha dichiarata irricevibile. Ovviamente non commento una decisione che non condivido.

12) Cosa pensa dell’attuale dirigenza? In un editoriale su Tuttosport lei ha scritto che Cobolli l’ha convinta. Provi a convincere anche il 75% circa dei tifosi che sono ancora altamente contrari alla nuova dirigenza.
Confermo quello che ho scritto. Il Presidente Cobolli e tutti i suoi collaboratori meritano il massimo della stima perché hanno idee chiare per garantire un futuro adeguato alla Juventus. Anche per loro non è stato facile entrare improvvisamente in uno periodo oltremodo difficile, ma ne escono ogni giorno più rafforzati: lo confermano i risultati, il lancio dei giovani e l’aver trattenuto vari campioni. Ora si deve solo attendere il decorso del tempo, che confermerà il mio convincimento.

13) Ci crede al progetto azionariato popolare per la Juventus?
Non serve, perché la Juve è già una società per azioni, quindi chiunque può essere suo azionista.

14) Che idea si è fatto in merito al Ricorso al Tar ritirato?
Personalmente non l’avrei ritirato: lo ritenevo fondato, ma probabilmente non sarebbe stata accolta la domanda di sospensiva e la decisione si sarebbe pertanto avuta dopo circa un biennio, secondo la normale tempistica giudiziale: ciò era palesemente contrario agli interessi della Juventus.

15) Cosa vuol dire esser juventini?
Gli obiettivi dello Juventus Club Montecitorio integrano perfettamente il concetto di juventinità. Si tratta di un qualcosa che si sente dentro noi stessi e che non capiscono coloro che juventini non sono.

16) Cosa pensa del potere mediatico nel calcio? Condiziona la stampa?
Il potere mediatico ha grande peso e spesso condiziona l’evolversi della situazione: ciò in ogni campo.

17) Secondo lei è immaginabile una Juve con un proprietario diverso dalla famiglia Agnelli?
Tutto è possibile, ma io non ci credo. Juventus vuol dire anche Agnelli.

18) Aiuta la carriera giornalistica esser anti-juventini?
Non credo.

19) A Quale colpa espiata dalla Juve si riferisce il Presidente COBOLLI GIGLI?
Non ne ho proprio idea. La Juve non aveva colpe per illeciti sportivi e questo basta per ridarle piena dignità ad ogni livello.

20) Cosa pensa di Montali e Tardelli nel Cda della Juve?
Non mi pare giusto commentare le scelte della proprietà a questo proposito, ma si tratta comunque di persone perfettamente inserite nella storia dello sport e della Juve.

21) Crede che le curve possano esser condizionate dalla Presidenza o l’opposto?
Ho fiducia che le curve capiscano che il Presidente Cobolli può rappresentare un punto di riferimento importante per il futuro della Juve e spero che gli siano vicine con l’affetto e l’entusiasmo che solo le curve sanno dare: ne guadagnerebbe tutta la Juventus.

22) Si faccia una domanda e si dia una risposta.
Perché non ci viene restituito lo scudetto 2005/06? Perché nessuno ha il coraggio di dire che è stata un’ingiustizia togliercelo.

23) Il calcio adesso è più pulito?
No. E’ assolutamente uguale a prima.

24) Segue questa noiosissima serie A di quest’anno?
No, proprio perché è più noiosa che mai. Soprattutto al vertice. Ma ho comunque rispetto per le altre società.

25) Cosa pensa di un giornale settimanale interamente dedicato ad una squadra?
Può essere una buona idea.

26) Se gli dico “Combriccola Romana” cosa le viene in mente?
Roma è una splendida città. Mi rifiuto di pensare che ci possa essere qualcuno che ne strumentalizza il ruolo a fini illeciti.

27) Cosa pensa di quanto dichiarato dal Giudice De Biase(giudice dello scandalo CALCIOSCOMMESSE) secondo il quale la Juve meritava al massimo qualche punto di penalità?
Concordo perfettamente. La giusta sanzione era, al massimo, qualche punto di penalità. Ma sono molto in dubbio sulla effettiva consistenza dei comportamenti sleali: sono stati ampiamente enfatizzati. Ed è ora di dirlo ad alta voce!

28) Cosa pensa delle intercettazioni telefoniche? Possono esser modificate e selezionate a piacimento da chi le gestisce?
Si tratta di un pessimo episodio, che spero venga chiarito in tutti i suoi risvolti, con tutte le conseguenze del caso verso i colpevoli: tutti e senza esclusione di sorta.

29) Crede che le grandi società come FIAT, TELECOM, MEDIASET, CAPITALIA influiscano sul calcio giocato?
Non credo.

30) Un messaggio per il nuovo giornale MAGAZINE BIANCONERO.
Mille auguri: siete nella storia della Juve, cioè nella storia di una delle realtà calcistiche più importanti al mondo. E questo basta per dire quanto siete importanti. Il futuro è con Voi ed io sono con Voi. Un abbraccio a tutti gli juventini.

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