venerdì 20 aprile 2007

Juvervista Ravanelli

Intervista a Fabrizio Ravanelli per Magazine Bianconero
di Discreti Stefano

1) Quanti sono gli scudetti della Juventus?
Senza dubbio 29.

2) Che idea si è fatto su Calciopoli?
Che qualcosa non andasse lo si poteva intuire. Speriamo adesso che da questo scandalo il calcio possa ripartire di slancio.

3) Da avversario hai mai pensato veramente che la Juventus vincesse per aiuti esterni al campo?
Assolutamente no.

4) Perché Moratti pure investendo somme mostruose non è mai riuscito a vincere sul campo?
E’ difficile dare giudizi. Credo comunque che tutto nasca da un’errata programmazione.

5) Quanto le hanno dato fastidio le accuse di doping ricevute dalla Juventus?
Molto anche perché sono state illazioni sbagliate sin dal principio.
Si è parlato di doping ma al massimo si doveva parlare di un uso eccessivo di farmaci, che tra l’altro era tipico in quel periodo in tutte le squadre.
Farmaci comuni poi come il Voltaren, acquistabili in qualsiasi Farmacia.
Io, come tutti i miei compagni sapevamo sempre cosa ci veniva dato.

6) Qual è il giocatore più forte che ha avuto come compagno e quale come avversario?
Il compagno più forte è stato senza dubbio Roberto Baggio. Un fuoriclasse assoluto.
L’avversario più forte invece è stato Ronaldo.

7) Cosa pensa dell’attuale dirigenza della Juventus?
Penso che è partita con il piede giusto. Con classe, simpatia e trasparenza.
La speranza è che in breve tempo possa tornare una Juventus forte come quella dei tempi di Boniperti. Aggiungo che non mi dispiacerebbe se in un futuro venisse dato a Lapo uno spazio sempre maggiore come poteri decisionali.

8) Cosa serve all’attuale Juve per tornare ad esser grande?
Intanto deve tornare subito in serie A. Poi con una programmazione oculata e con la classe tipica juventina tutto verrà di conseguenza.

9) La partita che più l’ha fatta sognare ed emozionare?
La finale di Champions League giocata a Roma. Una serata straordinaria. Indimenticabile.

10) Il suo goal più bello?
Forse non è stato il più bello da me segnato nella mia carriera ma quello fatto all’Ajax nella suddetta finale rimarrà sempre il mio numero 1.

11) La sua più grande gioia da calciatore?
Diventare campione d’europa sotto il cielo di Roma con una cornice di pubblico da sogno.

12) Il momento più brutto della sua carriera calcistica?
A 18 anni quando giocavo nell’Avellino. Nonostante gli sforzi e l’impegno che ci mettevo non riuscivo ad ambientarmi. In quel momento ho veramente avuto paura di bruciare la mia carriera.

13) La sua più grande delusione?
Dover rinunciare ai mondiali francesi del 1998 a causa di un’improvvisa bronchite.

14) Pensa che Deschamps potrà ricostruire un grande gruppo come quello che Marcello Lippi costrui con voi?
Mi auguro di sì. Didier ha grandi doti e un carattere molto forte.

15) Cosa aveva di speciale quella Juventus imbattibile in Italia e in Europa?
Era una squadra composta da assoluti Gladiatori. Un gruppo stupendo creato da un motivatore unico come Mister Marcello.

16) Cosa vuol dire esser juventini e giocare nella Juventus?
Tutto. Non si può spiegare. Se poi come me hai anche la fortuna di giocare nella squadra per cui tifi sin da piccolo, in campo sei portato a dare il 101% sempre.

17) Secondo lei è immaginabile una Juve con un proprietario diverso dalla famiglia Agnelli?
E’ molto difficile. E poi ripeto, mi piacerebbe un ruolo più importante per Lapo.

18) Lei che ha giocato in più squadre si è mai chiesto da cosa nasce l’invidia nei confronti della Juve?
Perché la Juventus è la migliore di tutte. Vince sempre. E’ nel suo DNA vincere.
La sua grande disciplina poi è unica.

19) Un suo messaggio per i tifosi juventini.
Restate sempre vicini alla Juve. Continuate ad urlare con orgoglio”Forza Juve” e vedrete che il 2007 sarà pieno di soddisfazioni.

20) Chi più l’ha delusa questa estate dei partenti?
Cannavaro, anche perché calcolando la sua età avrebbe potuto diventare un simbolo nella storia della Juve terminando la sua carriera a Torino. Ve lo immaginate se il capitano della Nazionale campione del Mondo avesse deciso di seguire la propria squadra in serie B che storia romantica sarebbe stata?
Sono convinto, che Fabio si è pentito e se potesse tornare indietro resterebbe alla Juve.

21) Il calcio adesso è più pulito?
Spero di si.

22) Cosa pensa di un giornale settimanale interamente dedicato ad una squadra?
E’ un progetto assai interessante. Sono molto curioso di seguirne lo sviluppo.

23) Cosa ha provato il 1/07/2006 durante la marcia dell’Orgoglio Juventino?
Una grandissima soddisfazione. A distanza di anni, sentire ancora il proprio nome urlato con tanto amore dai tifosi mi ha emozionato tantissimo.

24) Ci racconti un aneddoto da spogliatoio avuto quando giocava alla Juventus ai più sconosciuto.
Anche se sembra difficile crederci, alcune volte Mister Lippi veniva da noi giocatori e ci chiedeva pareri sulla tattica che avremmo preferito usare in campo.

25) Che giocatore si sente di consigliare alla Juventus per la prossima campagna acquisti?
Senza alcun dubbio Naldo del Werder Brema.

26) .Cosa pensa dei giornalisti sportivi italiani?
Sono buoni professionisti.




27) Aiuta a fare carriera per i giornalisti esser antijuventino e attaccare la Juve?
Non lo so. Soprattutto comunque spero di no.

28) Oltre alla Juve a quale squadra del suo passato è rimasto legato?
Il Perugia, perché è la squadra della mia città e la Lazio perché mi sono trovato a festeggiare uno scudetto in una città dove si vince assai raramente. Devo dire che nella Lazio mi sono trovato veramente bene.

29) Parlando proprio dello scudetto vinto in maglia biancoceleste:
E’ vero che durante i festeggiamenti dello stesso ha saltato sulle note del coro “Chi non salta della Juve è”?
Assolutamente no. La ringrazio per avermi fatto questa domanda almeno mettiamo fine a questa voce, messa in giro non so da chi.
Mai sarei potuto andare contro il mio cuore.

30) Un messaggio per il nuovo giornale MAGAZINE BIANCONERO.
In bocca al lupo sincero. Spero che aprirete un ciclo importante.

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