lunedì 24 settembre 2007

Il punto dopo la 4a giornata

Dopo il primo mese di un finalmente ritrovato campionato, si possono già cominciare a tirare le prime somme.
Partiamo dalla Roma capolista.
Ha dimostrato di praticare un calcio bellissimo ed è meritatamente in testa. Però, non è tutt’oro quello che luccica. Ed il mercato sbandierato ai 4 venti come fantastico, soprattutto dai media romani, ai più sembra esser poco più che sufficiente.
Alla prima gara difficile, i nuovi acquisti hanno dimostrato:
- Juan, il perché fino a 28 anni giocava in una squadra di media classifica tedesca;
- Cicinho, il perché il Real se ne è liberato facilmente, senza alcun rimpianto e senza averlo quasi mai fatto giocare,
- Giuly, il perché nell’ultimo anno era ormai diventato, al Nou Camp, un soprammobile da tribuna.
Insomma 3 buoni giocatori di medio livello; non certo i nuovi Cafu, Aldair o Cruyff .
L’Inter, smaltite penalizzazioni e partenze ad handicap per gli avversari, dimostra ancora una volta di assomigliare molto di più alla squadra che da quasi 20 anni a questa parte ci ha abituato a degli alti e bassi incomprensibili.
La domanda nasce spontanea: senza l’acquisto dello scorso anno di Ibrahimovic, che squadra sarebbe?
Moratti, in merito, dovrebbe sempre conservare un quadro con la foto di Cobolli Gigli mentre gli vende Ibrahimovic, con sotto la dicitura”per grazia ricevuta”.
Il Milan ancora una volta di più conferma di esser una spietata macchina perfetta in Europa, ma di patire terribilmente il campionato italiano. Senza Ronaldo e con un Gilardino in crisi totale, rischia seriamente di perdere contatto dalle squadre che la precedono in classifica.
Buono il ritorno in serie A della Juventus che da neopromossa è anche andata, in emergenza, a strappare un punto in casa della tanto decantata Roma Spallettiana, soprattutto grazie ad una mostruosa prestazione di Iaquinta, sul quale acquisto si è tanto ironizzato, anche da parte degli stessi tifosi juventini.
Un augurio sincero ad Andrade per il suo gravissimo infortunio, che debilita ancora di più la già non molto competitiva difesa juventina.
In sede di mercato, soprattutto nel reparto difensivo, la Juve avrebbe dovuto fare molto di più.
Alla lunga questo handicap le costerà sicuramente caro. A Gennaio dovrà assolutamente intervenire e sperare, a quel punto, di non aver già compromesso gli obiettivi prefissati.
Un sincero plauso va fatto anche a Prandelli per il lavoro che sta svolgendo a Firenze. La sua Fiorentina potrebbe esser veramente la sorpresa di questo torneo.
Anche qui però è giusto porsi un quesito:
come ha fatto la Juve a cederle Mutu e per la sola somma di 8 milioni di euro?
La Lazio paga il mercato deficitario effettuato da Lotito e la preparazione svolta per i preliminari di Champions. Sarà dura se non impossibile, ripetersi sui livelli dello scorso anno.
Udinese e Palermo, invece, possono inserirsi nella lotta per un posto in Champions, visto che praticano un bel calcio e dispongono di giocatori dalla giocata decisiva del calibro di Di Natale o Amauri.
Fa piacere, poi, vedere che squadre di nobile storia come Genoa, Napoli, Sampdoria e Torino stiano ritornando ai livelli che le competono.
Insomma ci sono tutti i presupposti per assistere ad un bel campionato.
Finalmente una serie con la “A” maiuscola.
L’importante è esser tutti onesti intellettualmente, media soprattutto, non aizzare polemiche a tavolino, e cercare sempre di più di diffonder la cultura della sconfitta.
Cosa che in Italia non è mai esistita o quasi.
Che cosa sarebbe successo ieri, ad esempio, se fosse stato il primo goal della Juve e non della Roma ad esser stato realizzato in fuorigioco?
Error communis facit ius.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Puntualizzo, dicendo che:
- l'acquisto di Juan è stato buono sotto il profilo "prezzo": tenuto conto di quanto offriva il mercato in fatto di difensori, il rapporto qualità/prezzo è stato davvero buono (Andrade vale quanto e forse meno di Juan, però è costato il doppio. Per non parlare di Milito o Chivu, che non valgono così più di tanto di Juan). Cmq vedo la rosa della Roma più completa rispetto allo scorso anno: il problema è cmq che sarà sempre Totti-dipendente. Lui è uno che la Roma non è in grado di sostituire. E poi sarà da valutare la forza psicologica della squadra
- per quanto riguarda le cessioni di Ibra e Mutu da parte Juve, meraviglia in effetti il costo basso di tutti e 2, quasi una svendita (eppure gli acquirenti non mancavano)
- l'inter risentirà senz'altro della preparazione un po' bislacca dovuta alla coppa America (d'altra parte, quando ti metti in squadra 6-7 argentini, 5-6 tra brasiliani e colombiani, è un rischio calcolato), ma anche della povertà di schemi, già emersa l'anno scorso (palla avanti e Ibra inventa qualcosa). Se si pensa che la più grande innovazione tattica di Mancini è stato di mettere Burdisso fulcro di centrocampo a Valencia...
- al Milan manca un uomo in avanti che sappia creare gli spazi, soprattutto in un campionato (quello italiano) dove gli avversari ti asfissiano. In Champions gli avversari giocano a viso aperto e spazi ne hai. Una volta era Shevchenko a interpretare questo ruolo: oggi, più che a Gila, toccherebbe a Ronaldo. Ma se il Real te l'ha mollato per 6-7 milioni, un motivo ci sarà...
- non so quanto l'infortunio di Andrade peserà alla Juve: fino ad ora il difensore portoghese non aveva di certo lasciato il segno. In futuro avrebbe potuto avere un ruolo determinante, ma questo, purtroppo, non lo sapremo. Di certo la Juve dovrà tornare sul mercato e sperare fino a gennaio di trovare un assetto difensivo: in questo momento vedo bene Chiellini al centro con Legrottaglie. Criscito lo sposterei tutt'al più sulla sinistra: mi sembra troppo fragile e incerto per stare al centro.
- Fiorentina, Palermo e, forse, Udinese potrebbero essere le outsider per la zona Champions. Vedo invece male la Lazio, oltre che per il mercato deficitario, anche per la questione rinnovo contratti che vede in contrasto la società con alcuni calciatori rappresentativi (Rocchi, Ledesma ecc.)

Anonimo ha detto...

Mi permetto di dissentire in merito alla cessione di Ibra all'Inter dicendo che non si è trattata di una cessione in saldo dal momento che lo zingaro è stato pagato 22 milioni di euro (se non erro).
Sul passaggio di Ibra all'Inter ha tra l'altro influito pesantemente il suo procuratore, quel Mino Raiola che nella stessa estate ha tentato di portare Nedved alla corte di Moratti, una trattativa che non è decollata solo grazie alla ferma volontà del ceco di riportare la Juve in A, Raiola ha tra l'altro tentato anche questa estate di far saltare le trattative per il rinnovo con Nedved il quale "guarda caso" è stato contattato dall'Inter.
Tornando a Ibra, per chi ha buona memoria, nella disastrosa estate di calciopoli la Juve dovette cedere la maggior parte dei suoi campioni.
La dirigenza voleva tuttavia trattenere Ibra puntando su di lui per il futuro.
L'attaccante infatti a differenza dei vari Cannavaro, Thuram, Zambrotta e compagnia bella fu l'unico a essere ceduto DOPO essere stato portato in ritiro.
L'allenatore e la dirigenza hanno tentato di convincerlo ad accettare l'anno in B ma quando ci erano quasi riscuti Raiola, approfittando del giorno di riposo della squadra portò Ibra in un albergo e gli fece il lavaggio del cervello sul fatto che "un campione come lui poteva fare solo la Champion's".
Fu poi lo stesso Raiola a imporre come unica destinazione gradita la milano nerazzurra impedendo che Ibra facesse la fine di tutti gli altri campioni ceduti all'ESTERO (Viera è un discorso a parte perchè si pensava fosse un bidone e che darlo all'Inter non fosse un danno).

Anonimo ha detto...

beh, se pensi che sheva nello stesso periodo è stato venduto per 46 (quarantasei) milioni, e che l'anno prima il real aveva fatto un'offerta di 35 (trentacinque) milioni per ibra (rifiutata dalla juve), dico che il prezzo pagato dall'inter per ibra è quasi da saldo. adesso quanto vale ibra? io dico sopra i 50: non credo sia stata la stagione con la conquista di uno scudettino a far lievitare il suo valore...

Anonimo ha detto...

Scusa ma non vedo nessun nesso:
Sheva è stato venduto come fuoriclasse assoluto con un curriculum da spavento mentre Ibra, credo sia il caso di ricordarlo, era un talento ma anche un ragazzo giovanissimo che tra l'altro veniva da una stagione non molto esaltante (mi fanno ridere quelli che oggi si domandano se Ibra alla Juve sarebbe sbocciato allo stesso modo dimenticandosi che all'epoca era solo un ragazzo e che il suo attuale miglioramento è solo la naturale conseguenza della maturazione calcistica e non certo un miracolo ottenuto da un allenatore tra l'altro mediocre come Mancini).
Quanto all'offerta precedente di Ibra di 35 milioni bisogna ricordare la situazione in cui si trovava la Juve nell'estate di farsopoli.
Quando stai affogando non hai potere contrattuale, e nel dopo Bosman i procuratori agiscono come dei banditi con o senza la GEA, Raiola ha preso di peso Ibra dal ritiro della Juve che lo voleva tenere puntando su di lui per il futuro e lo ha convinto a chiedere la cessione.
La dirigenza bianconera che doveva affrontare la serie B e il tracollo finanziario che comportava non poteva in alcun modo permettersi di avere una grana così pesante in casa e ha dovuto cedere al ricatto. Diversamente, sarebbe bene ricordarlo, la Juve non avrebbe MAI venduto Ibra a nessuno.

Anonimo ha detto...

ibra ragazzo giovanissimo!? aveva 25 anni, alla sua età oggi kakà (che ha un anno in meno) vale 70 milioni (ultima offerta real). non c'era solo l'inter che voleva ibra, altre squadre avrebbero offerto sicuramente di più. se poi la juve non è riuscita a venderlo dove ha voluto lei ed al prezzo che voleva, significa che ho ragione io, e che quindi l'ha dovuto svendere, cedendo al ricatto del procuratore di ibra. poi cmq, qualcuno mi spiegherà come è stato possibile trattenere contro la loro volontà camoranesi e trezeguet e non ibra. 22 milioni per uno come ibra, con le valutazioni che ci sono oggi, è un costo basso: la juve ci ha smenato, o cmq l'inter ha fatto un affarone (se si escludono i milioni di euro che ha dovuto dare sottobanco a Raiola, così come è stato per i Becali brothers nell'affare Chivu)