mercoledì 17 dicembre 2008

"A gamba tesa" su Mughini


Questa settimana, ospite della Rubrica è Giampiero Mughini.
Chi altri se non lui poteva commentare al meglio la vittoria Juventina contro il Milan?

Caro Giampiero, eccoci qua a commentare una strepitosa vittoria per 4 reti a 2 della Juventus contro il Milan.
Non si può guardare al presente però senza tornare al più vicino passato.
Torniamo a 2 anni fa, a quel lembo di cervello che proprio non si riesce a cancellare e che manda ancora intense fitte a fare male al cuore.
Che cosa ti viene da pensare in primis? Che "il sogno continua" davvero (come hai scritto nel tuo secondo libro dedicato al tuo amore per la Juventus) o che comunque qualcosa nel 2006 si è interrotto per sempre nel cuore del tifoso Juventino?
2 anni fa noi eravamo in serie B e loro in Champions, eppure all’inizio di Calciopoli eravamo entrambi accusati, quasi allo stesso livello, di manipolare il calcio attraverso il "Sistema Moggi" contrapposto al "Sistema Milan".
Questa perlomeno fu la conclusione di Borrelli, prima del processo farsa.
(Il manuale di Autodifesa di Emilio Cambiaghi andrebbe distribuito in tutte le scuole...).
L’altra sera è stata inequovicabilmente la difesa del Milan a fare acqua, ma al Processo Farsa fu ahimè quella Juventina…..


Stefano caro, qualcosa nel 2006 si è interrotto per sempre nell’animo dei tifosi juventini.
La bella vittoria di ieri non cancella il sopruso né il lutto né la belluinità di quei mesi, e quando dico belluinità intendo il fatto che in molti _ e giornalisti e giudici sportivi e pezzi dell’opinione diffusa nei bar dello sport _ si comportarono come bestie.

Juventus - Milan è anche il passato di Carlo Ancelotti, Inzaghi, Zambrotta ed Emerson.
Trovi ad esempio che le carriere sulla panchina juventina di Ranieri ed Ancelotti si possano un pò assomigliare?
L'etichetta iniziale di perdenti, la calma e lo stile della persona visto come una debolezza del carattere, il fatto di non esser amati tantissimo dalla tifoseria ( Ancelotti sin troppo non amato...)

Ancelotti è un grande allenatore e un gran signore. Ranieri sta dimostrando di essere un grande allenatore e mentre non deve dimostrare nulla quanto al fatto di essere un gran signore.
Che esistesse uno stile juve è una leggenda, gente come Giampiero Boniperti e Roberto Bettega erano delle belve in campo e fuori dal campo.
Ranieri è come se quello stile lo avesse inventato per davvero.
Spero che tanto stile non andrà disgiunto dalla ferocia, quando la ferocia sarà necessaria: e spero presto.
Di quel che ama e non ama la tifoseria a me francamente non importa nulla.

Considero Filippo Inzaghi il più grande centravanti di tutti i tempi...scarso.
Ovvero, mi spiego meglio, non ricordo al mondo e nei tempi, un giocatore minimamente dotato tecnicamente come SuperPippo capace di fare la differenza al suo livello. Assolutamente strepitoso.
Sono certo che se domenica sera Ancelotti lo avesse inserito prima al posto della proiezione olografica di Schevchenko, la Juventus in difesa avrebbe sofferto nel secondo tempo. Non trovi?


No, non credo che potesse dipendere da Superpippo.
La partita di domenica è nata santa e benedetta per la Juve.
Siamo andati prima l-0 e poi 2-1 quando loro ci erano nettamente superiori.
Poi, non c’è stata più partita.
Le loro vecchie glorie hanno morso la polvere innanzi a nostri ragazzi di poco più che vent’anni che la Triade aveva allevato.

Capitolo Zambrotta. Ti ha fatto male il suo tradimento?
In fondo forse è stato il distacco più doloroso.
Nonostante la lunga militanza bianconera, è stato il primo ad abbandonare la barca che affondava....
(Su Emerson non credo, invece, si possano nutrire sentimenti di rimpianto...)


Zambrotta doveva tutto alla Juve, e in specie a Giraudo e Moggi che così intensamente avevano creduto in lui.
Non ha speso una parola in loro difesa, anzi. Non per questo lo fischierei, ovviamente.
Il mio silenzio nei suoi confronti sarebbe più che sufficiente.
Domenica sera c’è stata la nemesi. Uno Zambrotta logorato che viene preso di infilata da un ragazzo con la maglia bianconera praticamente al suo debutto nel grande calcio.

Juventus - Milan è però anche l'eterna battaglia dei colori bianconeri contro Mediaset.
Tu sei l'indiscusso paladino mediatico del popolo bianconero.
In tutti gli anni di tua presenza nei salottini lombardi hai mai sentito pressione negativa nei tuoi confronti? Hai mai avuto il sensore che dire ad esempio una cosa contro la squadra di "Silvio" sarebbe potuta esser controproducente per te?
Parlare chessò della cena di Galliani e Collina nel ristorante di Meani....
Hai mai avuto il sensore che lo stesso episodio viene mediaticamente trattato diversamente dai personaggi del salottino (Liguori, Ziliani, Dotto, Bertolino ecc...) a seconda se è contro la Juve rispetto a Roma, Inter o Milan?


Negli ormai dieci anni che seggo in uno studio televisivo targato Mediaset, non un solo secondo ho avuto l’impressione che la mia “juventinità” fosse non dico sgradita ma tollerata. Tutto il contrario, e il primissimo ad avere questo atteggiamento è stato il presidente Berlusconi.
Quanto al fatto che i mass-media ci sguazzino nell’antijuventinità, questo è un tratto generale che riguarda non solo Mediaset e il loro valoroso Milan.

Sei stato l'unico o comunque uno dei pochi ad esporti totalmente in favore di Ranieri, quando tutti invece ne chiedevano la testa e il posto in panchina.
(Ricordo in merito con grande stima il tuo pezzo pubblicato su Libero "Imputato Ranieri assolto")
Come hai fatto a rimanere così tranquillo anche nel momento di maggiore crisi bianconera e cosa hai pensato in quei giorni di tutte quelle accuse mediatiche (giornali, radio, tv) che venivano mosse nei confronti del Mister Romano?
Cosa pensi abbia dato la scossa alla Juventus per rialzarsi così velocemente?Bastano le superprestazioni di Chiellini, Amauri e Del Piero a giustificare il tutto?


Il calcio vive di esagerazioni, di discorsi che si infiammano una domenica e che vengono completamente dimenticati la domenica dopo, di esperti da due soldi che sanno solo parlare a voce rauca. Ranieri aveva fatto bene e benissimo l’anno scorso. Aveva fatto bene ad inizio di torneo. C’è stato un momento in cui la ruota girava contro di noi. Io non avevo mai pensato che noi fossimo i favoriti, questo no. Ma non ho pensato un solo attimo che fossimo divenuti delle pezze da piedi. Detto questo, un Del Piero così immane nessuno poteva aspettarselo.
Ma non è solo Del Piero: è il Marchionni resuscitato, il sublime Molinaro, l’immenso Chiellini, lo stratosferico (nel senso che quando salta, arriva alla stratosfera) Amaurì…

Questa Juventus c'è. Così come i suoi giovani dal futuro assicurato.
Guardiamo il bicchiere mezzo vuoto però. (Le critiche servono a crescer, no?)
Se quest'estate si fosse scelto di puntare sulla qualità di uno Xabi Alonso invece che sui polmoni di Poulsen, il gap con l'Inter non si sarebbe davvero potuto ridurre?
Qual'è stata la tua prima reazione nello scoprire l'ufficializzazione dell'acquisto del centrocampista danese?


Continuo a credere che quello di Poulsen sia stato un acquisto sbagliato, dieci milioni di euro messi male. Di Xabi Alonso non sento in questo momento nessun bisogno, mi bastano Marchisio, Cristiano Zanetti e a non dire che Tiago stava resuscitando più di quanto non avesse fatto Cristo.

La nuova dirigenza ha più volte detto che con la serie B la Juventus ha espiato le colpe della precedente Dirigenza (se ne esistono davvero o quali, lo scopriremo solo vivendo).
Dico la mia: senza Ibrahimovic non sarebbero bastati altri 10 anni e altri 1000 miliardi di vecchi lire di investimenti per fare vincere la "Pazza Inter" sul campo.
E allora quando verrà invece espiata da loro la colpa di aver ceduto Zlatan Ibrahimovic alla corte di Moratti, colui che si fregia di scudetti a tavolino?

A dire il vero, Cobolli ha detto di recente che ha letto tutte le carte dell’estate 2006 e che ancora non si capacita di che cosa sia stata accusata la Juve della Triade. A chiedere di rendere conto dell’atteggiamento rinunciatario della Juve come società in quei frangenti, bisogna invece bussare alla porta della famiglia Elkann e dei loro amici e consigliori. Lì, all’interno della famiglia Agnelli e delle sue ramificazioni e costrasti, è stata accettata la messa a morte del miglior gruppo dirigente che una società di calcio avesse mai avuto.
Ibrahimovic voleva andar via tutti i costi.
E’ un nomade e uno zingaro e altro non sa che gli zeri del suo contratto.
E’ fatto così, prendere o lasciare. Non c’era modo di tenerlo, se non con le catene.
In quel momento l’Inter di Moratti è stata l’unica società che si è presentata con gli assegni in mano. E, una volta tanto, non si sono sbagliati. E’ andata così, pazienza.

Per chiudere sdrammatizzando: una domanda sulla Juventinità a Roma.
Quanto è difficile tifare Juve vivendo a Roma?
Quante volte nei rioni di Roma ti è stato rinfacciato il goal di Turone?
Dovessi consigliare ad un bambino romano la squadra da amare per tutta la vita, gli suggeriresti la Juve per fargli vivere una vita da Pioniere o gli consiglieresti la scelta facile di tifare pè A'Maggica?

A Roma ci sono tifosi leali della Roma e tifosi cialtroni della Roma, com’è di ogni squadra.
Rispetto i primi e molto, dei secondi non dico niente.
A un bambino romano non saprei che cosa consigliare in nessun ramo della vita, da quanto la nostra vita e la nostra società si sono ingorgate e fatte difficilissime.
Figuratevi se ho da consigliargli per chi tifare.
Scelga lui, e vinca il migliore.
A presto Giampiero.
Ciao Stefano.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Moggi è il più grande esperto di calcio e penso che chiunque rimpianga la sua enorme competenza (su Giraudo bisognerebbe aprire un giorno una discussione più approfondita: chissà come mai non ha più proferito parola, chissà come mai ha scelto una linea difensiva particolare, chissà come mai un paio di settimane fa è stato ricevuto da Berlusconi). Non per questo bisogna dare a Moggi tutti i meriti del mondo: Marchisio e Giovinco vengono prima di lui nel lontano 93.
Giusto poi fischiare Zambrotta e Inzaghi: due giocatori che devono la loro consacrazione alla Juve e che non hanno mostrato un minimo di riconoscenza.
Bravo Stefano (le tue domande sono sempre impeccabili) ad aver ricordato a Mughini la tesi di Borrelli: Mediaset, insieme al giornalaccio rosa milanese, è stata l'aguzzina della nostra squadra tutelando in tutto e per tutto il Milan. Mughini non se n'è mai accorto?

-Michele-

Anonimo ha detto...

Chi sbaglia deve pagare, tutto il resto è ARIA FRITTA!

Anonimo ha detto...

Prima di pagare, però, bisogna essere sicuri che uno abbia sbagliato.

elleroi

Claudio Nannetti ha detto...

Chi sbaglia deve pagare, d'accordo...ma almeno gli sia concesso di difendersi in tribunale. Questo nel 2006 non è accaduto (leggete il libro di Mughini...), si è consumato un processo unico nel suo genere per sommaria (in)giustizia, che ha partorito una sentenza "a furor di popolo". Se fossero stati giudicati così in fretta gli imputati di tangentopoli, quanti ne avremmo appesi per il collo? Magari anche qualche innocente?
Molti, troppi, hanno assistito a ciò senza proferire parola. Io stesso, nauseato da Gazzetta e Repubblica, non ho letto cronache sportive per settimane, fino al fatidico 9 luglio 2006...ma quella è un'altra storia.

marco99 ha detto...

peccato che l'inter sbagli sempre e non paghi mai.. misteri del petrolio..

Anonimo ha detto...

Non stimo Mughini. Se fosse davvero juventino non starebbe li seduto nel salotto calcistico peggiore per disinformazione e giustizialismo. Come puoi sopportare Liguori o Mosca o anche le uscite della Canalis e i vari sedicenti"giornalisti" del caso sul classico juve ladra?Come puoi assistere a moviole promilanesi e antijuventine cosi faziose? per poi cosa?aver concesso una decina di secondi per replicare ricevendo poi la pioggia di fischi del "pubblico"!!Recita giusto la sua parte in un teatrino che sappiamo bene e'da baicottare..

Giulio Gori ha detto...

Diversamente dal solito, condivido quanto detto da mughini in questa intervista. C'è una cosa però che non mi torna: premesso che il processo alla Juve è stato una farsa, premesso che la retrocessione è stata un delitto, premesso che Moggi è un sublime intenditore di calcio, resta il fatto che a molti tifosi juventini verrebbe voglia di prendere a calci un uomo che ha fatto un enorme cazzata e che ha fornito ai nostri nemici un cavallo di troia per distruggerci.
Al di là dei diversi e legittimi punti di vista, ci sono infatti due elementi oggettivi e imprescindibili:
1) Moggi ha comunque violato delle regole e questo lo rende indegno della Juve. Nella banda degli onesti starebbe invece a pennello.
2) Moggi si è comportato, viste anche le conseguenze, da ingenuo, da sprovveduto, da incompetente... Insomma, da cretino.

Anonimo ha detto...

Piuttosto, Giulio Gori, una cosa non mi è chiara (e mi ricordo che già qualcuno l'aveva evidenziato) e cioè: se Moggi dice di avere in mano degli elementi che potrebbero dare una svolta agli eventi, cosa aspetta a tirarli fuori?
Detto questo, mi è piaciuta molto l'intervista fatta a Mughini, intellettuale di altissimo livello. La sua presenza nei salotti Mediaset è una presenza importante perchè aggiunge, quanto meno, della sana cultura, laddove la cultura scarseggia (leggasi Canalis, Ferri, Bertolino e altri...)

Stefano Marra

Anonimo ha detto...

Mughini "intelletuale di altissimo livello"?
Ma se ancora si esprime con la parola "zingaro"...

Anonimo ha detto...

Michele, magari posso capirti per il tuo astio verso Zambrotta, però non mi sembra che Pippo si sia comportato male con voi... D'altra parte ce l'avete venduto (e a un buon prezzo) perché avevate in squadra il giovane Trezeguet. Io ho degli amici juventini che ancora l'adorano (e anche Stefano mi pare la pensi allo stesso modo).
Bella cmq l'intervista. A me Mughini piace come persona e giornalista: coerente ed equilibrato

unmilanista