mercoledì 29 agosto 2007

In onore di Antonio

Caso Puerta: il parere di alcuni medici

Il calcio piange Antonio Puerta, nuovo nome finito nella lista nera dei giocatori che hanno lasciato la vita sul campo per motivi di carattere cardiaco.

Cosa ne pensano alcuni esperti di cardiologia sportiva noti agli addetti ai lavori.

"Quella di Antonio - ha detto Araceli Boraita, responsabile per la cardiologia del Consiglio Superiore dello Sport spagnolo, all'agenzia spagnola Europa Press - è una patologia molto difficile da diagnosticare. In casi come quelli di Puerta, con sintomi e precedenti di svenimenti e giramenti di testa durante altre partite, bisogna insistere e cercare coscienziosamente le cause perché molte volte possono passare inosservate."

Ecco poi il parere di Piero Volpi, ex medico sociale dell'Inter che pone l'attenzione sulla qualità dei controlli nei vari paesi d'Europa.
"Non ci sono colpe da dare ai soccorritori - ha detto all'agenzia Agr - ma l'appunto che posso fare e' che il giocatore aveva avuto dei precedenti e in Italia noi su situazioni di questo tipo siamo molto severi. Da noi ci sono delle visite di idoneita' obbligatorie molto approfondite che riescono nella quasi totalita' dei casi a dirimere dei dubbi diagnostichi circa la possibilita' e quindi l'idoneita' di competere agonosticamente e di fare sport agonistico".

Se la patologia di Antonio Puerta è stata sottovalutata o nascosta per paura di perdere un patrimonio tecnico-tattico, si deve indagare fino a fondo.Va fatta chiarezza su questo punto affinchè in futuro, altri ragazzi di 22 anni in prossimità di diventare papà, non debbano lasciare la vita sul campo.Il calcio è solo un gioco. La salute degli atleti deve venire sempre prima di tutto.La frase "The Show must go on" non è tollerabile per situazioni di questo genere.Se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi.
In onore di Antonio.


6 commenti:

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo con i medici: la displasia ventricolare è una patologia difficile da individuare, ma siccome Antonio aveva avuto un paio di collassi, si doveva approfondire, scoprendo così la causa. Ripeto: anch'io sono stato vittima di una cosa simile, ma accertamenti eseguiti in un normale ospedale hanno evitato che succedesse qualcosa di grave anche a me. Molta leggerezza da parte dei medici spagnoli del Siviglia. D'altra parte, sono convinto (e lo confermano anche calciatori stranieri) che qui in Italia, a livello di preparazione e medicina sportiva siamo più attenti (ricordate il caso Kanu? Giocava tranquillamente nella Premier League con un cuore sfasciato, mentre qui appena arrivato all'inter è stato subito fermato ed operato...)

Anonimo ha detto...

Da rimanere basiti. Perdere la vita a 22 anni per negligenza nei controlli, è solo una delle assurdità del calcio, ma la più grave. Se un senso avrà questa morte, dovrà essere una sveglia che suona, assordante, l'ora dei controlli seri ed approfonditi.

ps: ho avuto l'onore di scrivere il mio primo commento sul blog di un "eroe" del mondo bianconero, consacrato perfino dal grande Mughini. Provvederò, immediatamente, ad inserirti tra i links nel mio blog appena creato: www.manualedelcalcio.ilcannocchiale.it
Cordialissimi saluti bianconeri!

Anonimo ha detto...

non penso che il problema sia stato nascosto. la questione è che negli altri paesi fanno dei controlli più blandi. ricordate i casi di kanu fadiga, infrancia e olanda giocavano tranquillamente, poi quando sono arrivati in Italia i medici hanno scoperto i loro problemi cardiaci. cmq speriamo che non ci siano più casi del genere. vedere un ragazzo di 22 anni morire fa sempre male

Anonimo ha detto...

E' la storia della scarsa attenzione ai "precedenti", la cosa che più mi fa male.

Anonimo ha detto...

Si è grave la scarsa attenzione ai precedenti ma anche , e moltissimo, il fatto che dopo un chiaro arresto cardiaco il medico abbia "superficialmente" permesso a Puerta di alzarsi ed incamminarsi da solo verso gli spogliatoi. In una situazione del genere deve essere evitato ogni minimo sforzo !!

Comunque per fortuna sta meglio Clive Clark, il difensore del Leicester City, anche lui collassato in campo alcuni giorni fa.

Anonimo ha detto...

Vorrei solo dire che si, è vero che si è salvato il giocatore ma ne è morto uno in israele...questo pochissimi giorni dopo puerta...leggete questo articolo:

GERUSALEMME - In Israele, mentre la Spagna piange Antonio Puerta, il calciatore Chaswe Nsofwa e' morto su un campo di calcio. Lo zambiano dell'Hapoel Beersheva, squadra della seconda divisione del campionato israeliano, e' deceduto dopo una partita di allenamento a Beersheva, nel sud d'Israele. A riferirlo fonti ospedaliere del posto. Nsofwa, 27 anni, si e' accasciato sul campo ed e' stato trasportato da un'ambulanza in ospedale, dove pero' e' morto poco dopo. Nsofwa e' morto al Beer Sheva's Soroka Hospital, dopo che erano risultati vani tutti i tentativi di rianimarlo. ''Noi abbiamo trovato il giocatore a terra privo di conoscenza, mentre i suoi compagni di squadra provavano ad aiutarlo. Era in uno stato di morte clinica'' ha raccontato alla radio israeliani Carmel Cohen, operatore sull'ambulanza che ha trasportato d'urgenza il giocatore in ospedale, dove e' stato dichiarato morto. Nsofwa, che aveva fatto parte della nazionale dello Zambia nella Coppa d'Africa del 2002, aveva segnato due dei gol del 3-0 con cui l'Hapoel si era imposto con Hakoah Amidar/Ramat Gan nel week end.

Tratto da: Ansa.it

Un saluto al grande stefano eroe juventino e a tutti i lettori del blog.
Marcojuve