martedì 11 dicembre 2007

Basta omertà


Una morte sospetta, un incubo di 20 anni fa che ritorna e il nome di Carletto Mazzone scritto nel registro degli indagati per omicidio. E'quanto riporta il Giornale della Toscana che afferma che il tecnico romano è indagato dalla Procura della Repubblica di Firenze per la morte di Bruno Beatrice. Beatrice era un calciatore della Fiorentina ai tempi in cui i viola erano allenati da Mazzone, dal 1975 al 78, ed è scomparso nel 1987 a causa di una leucemia. La vedova del calciatore, Gabriella Bernardini, 2 anni fà ha denunciato il sospetto che la morte del marito fosse stata causata dal doping, e in particolare dall'uso di raggi Roentgen a cui Beatrice fu sottoposto per riprendersi da un infortunio. A gettare luce inquietante sul caso sono anche le morti o i gravi problemi che altri calciatori viola degli anni 70 hanno accusato nel corso degli anni.

Ora Carlo Mazzone si ritrova indagato isieme ad altri due medici. L'allenatore trasteverino ai microfoni di Radio Radio dice:

" Non sapevo nulla, me lo sta dicendo lei adesso. Sono venuti qui (gli inquirenti ndr) ad Ascoli qualche tempo fa per sapere cosa succedeva e ho risposto che io ero uomo di campo: di ciò che accadeva in infermeria non sapevo nulla, nè ho mai interferito con il lavoro dei medici. Sono tranquillo, credo che sia un atto dovuto. Quando sono venuti ho detto solo che avevo avuto l'onore di allenare quel povero ragazzo. Comunque sono tranquillo".
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L'iscrizione di Carlo Mazzone nell'atto degli indagati è solo un atto dovuto in merito ad una tristissima vicenda che vede coinvolto come maggior imputato il Sistema Calcio.
Non è certo colpa di Carlo Mazzone se da sempre, sottolineo il da sempre, i calciatori vengono trattati come macchine che non possono ammalarsi.
Il mio personale parere in merito è chiaro ed evidenziato nel mio pezzo
E purtroppo in riferimento a quel pezzo, già altri 2 amici ci hanno lasciati: Giuseppe Longoni e Adriano Lombardi.
Segnalo inoltre il pezzo odierno de La Stampa

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