venerdì 1 febbraio 2008

Svelato il sistema Moggi!

Mi pare che....
di Luciano Moggi
Toh, sul pulpito è tornato a parlare anche Tronchetti Provera, non più formato Telecom, ma in chiave Pirelli e sempre comunque in abito Inter.
Quando gli chiedono di commentare lo scandalo Calciopoli, si limita a rispondere che “fortunatamente è una pagina che è stata voltata”.
Tutto qui?
Incredibile a dirsi, tutto qui. E le spiate,i pedinamenti a Vieri, DeSantis, Mutu, Bavarese, Fabiani, Moggi, Juventus, FIGC e via andando, promosse dall’Inter dei sordomuti?
Non sembrano interessare più a nessuno. Naturalmente neanche alla rosea che segue la linea del “meglio non dare fastidio al potente”. Non poteva però mancare la solita solfa sulle decisioni arbitrali, “errori umani”, anzi di più “errori umani e basta”, non complotti come venivano definiti qualche anno fa. E non devono diventare, udite-udite, un caso. Ma guarda un po’…
Penso che Tronchetti non voglia avere …..le idee chiare. Un lupo di mare come ui si dovrebbe ricordare che ai tempi della mia Juve, certi errori erano giudicati come “condizionati”.
Ora che l’Inter stravince e gode di certi favori, lo stesso Tronchetti tace.
Sulla sudditanza, ha scritto un bell’articolo Piero Ostellino (Corriere della Sera), osservando che “certo giornalismo sportivo ha inventato una doppia teoria sull’inclinazione degli arbitri a favorire la squadra più forte del momento”. La sudditanza psicologica ci sarebbe, spiega Ostellino, ma quella nei confronti della Juve era figlia dei maligni (Triade), mentre quella nei confronti dell’Inter è compagna dell’innocenza (Moratti). La doppia interpretazione, puntualizza Ostellino,sarebbe solo ridicola se non contenesse un salto logico. Si parte da una discutibile sentenza di condanna della Juve che, parole dei giudici, ha interpretato un diffuso sentimento popolare, per dimostrare che la doppia interpretazione è corretta, in quanto fondata sulla stessa sentenza. La verità è che la Juve ha vinto meritatamente 29 scudetti semplicemente perché era più forte, così come l’Inter ha vinto quello dello scorso anno, e vincerà quello di quest’anno, per la stessa identica ragione. Sono cose, aggiungo,che finora dicevo solo io.
Moratti aveva promesso di andare a Torino per Juve-Inter, ma poi ha preferito starsene a casa. Liberissimo di farlo,ma forse non era il caso di non fare certe dichiarazioni?
Mi viene un sospetto: in una intervista radiofonica il patron aveva detto di augurarsi una gara di grande sportività, senza fatti estranei al calcio. Quali fatti potevano succedere?
Questo significa che certi pensieri sono connaturati al personaggio e che lui continua a temere ombre, anche adesso che il vento in poppa spinge generosamente i nerazzurri. Che sia la sua maga , ora arrestata, a dargli certi suggerimenti?
Per ultimo voglio parlare della mail scritta al Corriere dello Sport da un lettore, che svela clamorosi retroscena di Calciopoli:
Svelato il sistema Moggi:
Trezeguet 15 gol, Ibra 13, Mutu 13, Del Piero 9,Zalayeta 7.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come dargli torto.
Ahinoi, ora ci toccherà subire i sermoni degli onesti per un bel periodo. Ora è tutto alla luce del sole, ora gli arbitri non dirigono con malizia e sudditanza psicologica ma sbagliano per poca esperienza.
E non si guarda al fatto che la Juve di Capello, come l'Inter di ora, era uno squadrone.
Basta infatti leggere la classifica dei capocannonieri di quest'anno per comprendere che tutto ciò è amaramente vero.

Anonimo ha detto...

..io continuo a tifare Juve e lo faccio da 50 ( cinquanta!!) anni ma posso dire senza ombra di dubbio che questa Juve, di questa nuova società, di questo stadio e di questo allenatore non mi sembra vera Juve e non perchè non vince!
..e questi giornali, queste televisioni, questi commentatori e questi tuttologi non mi sembrano più veri e capaci di intendere di calcio di quanto non possa un esquimese!
Avevamo alcuni addetti che venivano da squadre di provincia, dalle giovanili di società di paesini della campagna italiana che si erano fatti da soli e comprendevano il calcio, lo sentivano e lo vivevano...uno di questi, il nostro Lucianone ne capiva di calcio più di tutti i vari presidenti di a, b, c e d messi insieme, con annessi e connessi...ma nessuno lo ha voluto difendere, anzi lo hanno voluto cacciare per fare posto a gente ricca e gente che usa il calcio nella politica, per far posto a quelli che non sanno nemmeno quanti giri fa una boccia da ferma e che hanno ridotto i campionati a farse incomprensibili.
Il calcio è finito!
E' morto!
Il calcio quello vero è morto!

Possiamo solo amare quella maglia bianconera nonostante tutto quello che hanno fatto...ma non si può amare se non la si difende dalle falsità quotidiane dei giornali e delle tv.
Difenderla nella consapevolezza che quello che vedremo non sarà mai più come prima.

mario bani

Anonimo ha detto...

Grande Moggi.
I NUMERI NON MENTONO
I numeri dicono che la Juve era perfettamente in linea con le altre grandi (favorita sulle piccole ma in linea con le grandi alle quali contendeva lo scudetto).
I numeri non si ingannano, non sono influenzati dal sentimento popolare e non credono alle favole della Juve che ruba. Se Moggi avesse pilotato gli arbitri i numeri della Juve si scosterebbero nettamente dalla media, impossibile aiutare una squadra senza che questo accada.
Se fosse esistita una cupola i numeri della Juventus sarebbero stati ben diversi, più o meno come son quelli dell'Inter, perchè ormai lo hanno capito quasi tutti, E' A MILANO LA VERA CUPOLA.