mercoledì 13 agosto 2008

Per non dimenticare mai


Le autorità comunali di Bruxelles hanno da tempo programmato il definitivo abbattimento dello Stadio Re Baldovino, quello che Noi ricordiamo, e per sempre ricorderemo, come l’HEYSEL.
Alcuni parlano dell’edificazione di un nuovo stadio più funzionale…altri della riconversione delle strutture e delle aree in un moderno centro commerciale…ma qualunque siano le future scelte, niente viene detto riguardo alla conservazione “in loco” della targa commemorativa collocata laddove vi era il settore Z del vecchio Stadio Heysel...nulla è stato previsto perché venga conservato, a futura memoria, il ricordo dei 39 caduti …dei Nostri 39 Angeli .
Forse non riusciremo ad avere la forza per impedire l’abbattimento dello Stadio…ma certamente possiamo avere la forza di convincere le Autorità Belghe a non cancellare, con un unico colpo di ruspa, la memoria ed il ricordo di persone a noi care e di una vicenda che deve essere ricordata.
E’ giunto il momento, e si badi bene non potrà esserci un’altra occasione, che tutti quelli che credono nel Valore umano e morale del Ricordo, si impegnino affinché le autorità di Bruxelles, prevedano, qualunque siano le loro pur legittime scelte, la conservazione della Targa Commemorativa delle Vittime dell’Heysel .
Essere Juventini vuol dire anche non dimenticare …. Essere Juventini vuol dire consentire a 39 Stelle di brillare ancora nei Nostri Cuori ed in quelli di chi li ha voluti bene!
Questa lettera è dedicata a Chi non vuole e non deve essere dimenticato…Questa lettera è inviata a Chi non vuole dimenticare…a Chi crede che il ricordo non possa essere cancellato..né con il tempo…né con le ruspe !!!

http://www.firmiamo.it/29051985

4 commenti:

Gerardo ha detto...

ma portiamo la targa a torino e la mettiamo nel nuovo stadio in memoria delle vittime.

Anonimo ha detto...

ricordare è un nostro dovere

essere ricoradati un loro diritto

Anonimo ha detto...

Grande Stefano...

Non dimentichiamo...

Anonimo ha detto...

Corro il rischio di essere frainteso e di passare per ingrato ma credo che non sia una targa che determina il ricordo.
Avevo 11 anni quel giorno e le immagini di quella tragedia non le dimenticherò mai, anche se con gli occhi del bambino che ero non avevo percepito da subito la gravità dei fatti; non sono mai stato a Bruxelles e quindi non ho visto dal vivo quella targa commemorativa, ma aggiungo per ricordare e per non dimenticare non ne ho bisogno, il ricordo è qualcosa dentro di me e dentro di noi, legato all'essere e non ad una targa.