giovedì 11 settembre 2008

Che giocatore De Rossi



Mai mi era capitato in vita mia di voler così tanto nella Juventus un giocatore della Roma.
Non pensavo nemmene sarebbe mai potuto capitare.
E invece come rimarcato anche ieri sera da Marcello Lippi:
"De Rossi è un campione unico. Al livello dei più forti al mondo nel suo ruolo".
Che peccato che lo scambio con Davids qualche anno fà saltò.
Quella vecchia volpe di Lucianone ancora una volta aveva dimostrato di esser il migliore.
Onore a De Rossi grande giocatore e professionista esemplare.
Come dimenticare ad esempio il gesto dopo l'errore dal dischetto di Del Piero lo scorso anno all'Olimpico?

6 commenti:

Amos ha detto...

Sono d'accordo con te anche se ieri sera ho visto un legrottaglie superlativo e anche un grande aquilani. Però caro Stefano una cosa la debbo dire, dopo la partita poteva tranquillamente dire è un momento difficile per me, dedico i gol alla mia famiglia ed era perfetto. L'errore, a parer mio, lo ha fatto quando l'ha dedicato al suocero, che sappiamo essere stato ucciso dai complici che avevano collaborato con lui in una rapina in banca un mesetto fa. Insomma, non proprio uno stinco di santo. Poi si sa, di fronte alla morte tutto passa in secondo piano.
Con questo ripeto, sul calciatore e sul professionista sono perfettamente d'accordo...

Anonimo ha detto...

Comunque a proposito di centrocampisti, la Gazzetta è di una faziosità che definire "lercia" è poco. In homepage come prima notizia indovinate cosa c'è? Che Giovinco è infelice, che non troverà spazio, che se ne vuole andare. Fermo restando che da questa dirigenza ci si aspetta di tutto, ma come si fa a scrivere cose del genere? Lo fanno apposta per destabilizzare l'ambiente e far innervosire tutti. Il tutto ovviamente a scapito degli intertristi. Io sono schifato da questa stampa, non so voi...
Senza contare l'editoriale di quel sant'uomo di Cannavò che introducendo Italia-Georgia, a proposito dello scudetto perso da Cuper nel 2002, disse che quella stagione fu "piena di malefatte" da parte della Juve. Signor Cannavò, vorrei solo farle una domanda: quali? Si ritiri che è meglio..

Anonimo ha detto...

De rossi e' romano e romanista, non si muovera' mai dalla magica roma!!!!
difficilmente lo vedrete con la maglia della squadra piu' ladrona degli ultimi 20 anni!!!!
tenetevi sissoko e poulsen

ciao a tutti
romanista doc

Anonimo ha detto...

Caro romanista doc, poco doc e molto (inter?)triste, ti ricordo che fino a prova contraria il vostro terzo scudetto se non era per la mano di Totti a Napoli e per il rigore non concesso a Roque Junior al 90°, adesso stava a Torino a far brillare la TERZA Stella.

Detto francamente, non credo tu sia un romanista doc...più probabile tu sia il classico pippone neroblù che si nasconde dietro mille identità con l'unico scopo di scrivere sempre i soliti fantasiosi e infondati ritornelli sulla Juve.

Ti ricordo le parole di De Rossi alla fine dello scorso campionato: "E' stato un campionato falsato. È un peccato evidenziare episodi arbitrali, ma non si può fare altrimenti. Non alludo solo 2 partite "falsate", quest'anno è successo il finimondo. La differenza l'hanno fatta i due mesi in cui i nerazzurri erano in difficoltà, ma sono riusciti a vincere 9 partite su 10 e tutti sappiamo come. Quello che è successo quest'anno non è calcio. Immagino ci fosse stata la Juve al posto dell'Inter che cosa si sarebbe detto..."

De Rossi anche per come si esprime fuori dal campo è uno dei pochi giallorossi che merita rispetto...fortunatamente a Roma non sono tutti tottiani peracottari "chiagn' e fott" ancora legati al fuorigioco di Turone di mezzo secolo fa.

marco99 ha detto...

caro romanista( ? ) ti sei "fregato" con le tue mani.
Se davvero lo eri avresti rinvagato il goal di turone, come ti ha già detto yannick, quindi non ti vergognare di essere interista, anche se capisco che dopo tutti i tavolini conquistati è difficile..

Anonimo ha detto...

De Rossi è un grandissimo, e credo che non si sposterà mai dalla Roma. Per la dedica al suocero, è stato sincero, come lo è sempre, non me la sento di criticarlo.