venerdì 7 dicembre 2007

Che brutta la Juve B


Di intercambiabili, vista la serataccia di ieri, nella Juve ci sono le maglie. O Giovinco, che per adesso, però, gioca con il nemico (prestito). Senza i piedi extralusso, a Empoli i bianconeri perdono 2-1 l’andata degli ottavi di Coppa Italia, ma non ingannino le cifre, perché i primi 60 minuti sono ai confini della realtà: due gol presi (Pozzi dopo 20’ e Abate in avvio di ripresa), altri rischiati, e zero occasioni. E alla fine, la qualificazione ai quarti diventa scalabile, solo perché Ranieri butta dentro Molinaro, Nocerino e, soprattutto, Iaquinta, che di forza segna una rete delle sue, al 36’ della ripresa, sull’unico lampo di Del Piero, una punizione furba, battuta mentre tutto l’Empoli chiacchierava con Farina. Il resto è stato agghiacciante: «Risultato giusto - ha detto alla fine il presidente Giovanni Cobolli Gigli - sono cose che possono succedere. Una volta, due no».

Drammaticamente, escono dall’evento casuale la sconfitta (4-1) e il pareggio (1-1) fatti contro la Primavera nelle partitelle settimanali. «Non sono uno di quelli che utilizza solo dodici-tredici giocatori», aveva detto Ranieri alla vigilia: ma se queste sono le altre opzioni, lo diventerà. Risultato a parte, che pure non è un dettaglio, lascia di stucco la voglia rarefatta e il furore agonistico ai minimi termini della gente scelta per la missione: la scenografia del «Castellani» era desolante, con tremila persone congelate sugli spalti, ma era pur sempre una chance per cercare di innestare dubbi nella testa del tecnico, quando altre scelte verranno. Zero assoluto. Spaesatissimo Tiago, in balia della tempesta (e di Giovinco) Almiron, pure espulso per proteste, disperso Palladino, lento Del Piero.

Del telaio di serie, erano rimasti in garage Buffon, Chiellini, Nedved, Trezeguet, Zanetti, oltre agli ammaccati Camoranesi e Zebina, mentre Nocerino e Iaquinta erano seduti in panca. Bene, senza questi, non si vince (anzi, si perde), nemmeno contro una delle peggiori squadre del campionato. Che, il 31 ottobre scorso, era stata sepolta 3-0 (tris Trezeguet): ci sarà pure la mano di Malesani, ma soprattutto c’erano altre zampe bianconere. Brutto segnale, insomma:
per tenere fino alla fine ad alta quota, o viaggiare su campionato e Champions, il futuro che s’augura il club, servono cambi affidabili.
«Il progetto Juve va avanti con un gruppo solido - aveva detto nel pomeriggio Cobolli Gigli, in un forum al Corriere dello Sport - sia in società sia sul campo».

Avesse immaginato la nottata, si sarebbe censurato nella parte relativa al prato. Se le alternative sono quelle di ieri sera, anche senza fatiche di Coppa sarà dura tenere la rotta a certe latitudini. Cobolli Gigli, difatti, la parola scudetto l’aggira saggiamente: «Stiamo andando forte in campionato e cercheremo di arrivare al secondo o al terzo posto. Comunque vogliamo entrare in Champions League, perché quella è una competizione che porta prestigio internazionale e forti introiti economici».

Dichiarato bersaglio principale quest’anno, l’Europa (da vincere) resta l’obiettivo anche per quello che verrà: «L’anno prossimo, da tifoso - ha continuato il presidente bianconero - vorrei vincere proprio il trofeo più prestigioso, piuttosto che lo scudetto. Ma non faremo certo delle scelte». Le aveva fatte Ranieri, piazzando un centrocampo a rombo sempre affettato da Giovinco, che ha innescato il primo gol (quasi fantasma, dopo che la palla s’era stampata sulla traversa) e Vannucchi. Così, serviranno tanti rinforzi, in vista del prossimo anno:

«Rinforzeremo la squadra - ha chiuso Cobolli Gigli - e crediamo in Tiago». Detto prima della partita.

4 commenti:

marco99 ha detto...

Già fatichiamo con la squadra titolare, dove la qualità non abbonda, figuriamoci se scendiamo in campo in quelle condizioni...

Anonimo ha detto...

Ero tra quei tremila del castellani a congelare per la juve, ma ti assicuro che non mi era mai successo di aver voglia di andare a casa prima della fine. Solo il gol di iaquinta mi ha fatto venire voglia di rimanere fino alla fine, ma certi spettacoli non li digerisco, soprattutto per l'impegno mostrato in campo, praticamente nullo.

Anonimo ha detto...

Il problema è che chi è stato acquistato per dare qualità non si può guardare e non so quanto possiamo permetterci di aspettarlo...
Matiga

Anonimo ha detto...

Non condivido sugli obiettivi. PEr me il nostro obiettivo dell'anno rpossimo deve essere lo scudetto. Il nostro obiettivo dalll'anno prossimo in poi deve sempre e solo fare meglio dell'Inter, e, siccome l'Inter in Europa perde, dobbiamo batterlo in campionato. Dopo lo scippo, nho proprio voglia di tornare a sventolargli uno scudetto in faccia.
Tomaso