venerdì 25 luglio 2008

Senza vergogna

"Il nostro dovere di informare e' la vostra liberta' di sapere,e' la possibilita' che abbiamo di difendervi dalle truffe,dalle cliniche degli orrori,da imbrogli grandi e piccoli,dalla malapolitica fatta di interessi e clientele,da chi vi ruba persino le emozioni truccando o condizionando i risultati sportivi.Dovremo tacere anche su Calciopoli in futuro, se venisse approvato il disegno di legge del Ministro della Giustizia.La tutela della riservatezza e' un valore anche per noi giornalisti, ma non puo' essere usata come pretesto per bloccare l'informazione giudiziaria.La Federazione nazionale della stampa giudica il disegno legge sulle intercettazioni un autentico bavaglio;le norme proposte affievoliscono il diritto-dovere di informare e travolgono il diritto dei cittadini a sapere.Ora facciamo sindacato insieme e diciamo no alla legge bavaglio."
(Federazione Nazionale Giornalisti Italiani)

13 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ha scritto Verdelli questo comunicato?
Forse ora la pianteranno di sfruttare le intercettazioni a loro piacimento, forse adesso non potranno più massacrare persone prima ancora che i processi abbiano inizio.

Badlands

BarzaInter Staff ha detto...

Era ora!!!!

Via i giornalai dall'italietta...

Anonimo ha detto...

Adesso diventerà difficile fare processi mediatici e dare sentenze prima delle aule dei tribunali?
Le intercettazioni telefoniche riguardano le procure no i giornali, che le utilizzano solo come mezzo di pettegolezzo.
Iniziate a lavorare cercando il VERO scup!
Saluti.

Andrea P.

capitan red ha detto...

Peccato arrivino solo adesso...che guardacaso saltano fuori intercettazioni poco onorevoli dell'onorevole Berlusconi con Sacca' .....prima quando si massacrava Moggi e Figlio andava tutto bene....i giornalisti?...sinceramente nella maggioranza mi fanno un po' pena

Anonimo ha detto...

la legge già prevede che se pubblichi falsità vieni punito (il reato si chiama DIFFAMAZIONE). questa legge bavaglio serve solo ad impedire a far sapere cosa succede. non c'è solo moggi. le intercettazioni hanno portato alla scoperta di casi come cirio, parmalat, e in ultimo, berlusconi-saccà e clinica santa rita. è vero, la pubblicazione delle intercettazioni a carico di moggi non sempre è stata fatta in maniera corretta. moggi si può tutelare con la legge vigente. e non bastasse, si regolarizza ulteriormente. non è un ca so si sia deciso ora di mettere il bavaglio e non far sapere nulla. il perché l'ha detto capitan red. però se un chirurgo sbaglia ad operare, non è che faccio chiudere tutte le sale operatorie. semmai faccio in modo che quel chirurgo non faccia più danni. attenzione che poi la legge può anche funzionare negativamente: io, ad esempio, mi sono fatta un'idea + chiara su calciopoli (e cioé che è per lo più una montatura) leggendo appunto le intercettazioni integrali. altrimenti, avremmo solo saputo che moggi era sotto inchiesta da parte della magistratura di napoli per aver corrotto degli arbitri...

Anonimo ha detto...

Non sono contraria all'idea che le intercettazioni appaiano sui giornali.
Certo le intercettazioni devono essere pertinenti, per esempio non importa niente se il figlio di moggi invita a cena una gionalista. Non mi importa se un politico ha una love-story con una sua collega, mi importa però se quella collega ottiene un posto come ministro grazie a quella love-story!
Lo stop alle intercettazioni è ora voluto dalla casta solo per difendersi.

Quello che non ho mai sopportato e continuo a non sopprtare è l'atteggiamento dei giornalisti, i quali non si preoccupano di diffondere notizie, ma piuttosto di dire solo ciò che fa più comodo per mantenere il posto o migliorare la loro carriera. E poi se ne escono ora con parole come "libertà di stampa" quando sono loro i primi ad autocensurarsi per scrivere a favore del potere

rob

Anonimo ha detto...

Non mi pare che il punto sia essere a favore o contro Moggi e a favore o contro Berlusconi; il punto è che negli ultimi anni l'uso delle intercettazioni è stato spesso, se non sempre, strumentalizzato da parte dei giornalisti per creare scandali, falsi scoop, demoni pubblicando solo stralci di esse, estrapolate dai propri contesti, o solo quelle che facevano comodo, tralasciando le altre. E la cosa ancor più fastidiosa è che queste campeggiano in prima pagina quando l'indagine è solo alla fase preliminare, molto prima che il processo parta.
E questa gogna mediatica è democraticamente inaccettabile.
La so da me la differenza tra diffamazione e no e l'importanza storica delle intercettazioni telefoniche nelle varie indagini recenti: ma un conto è un'indagine di polizia o della magistratura, un altro è infangare le persone, spesso nella vita privata.
Ripeto, non mi stanno bene le gogne su pubblica piazza.
E ribadisco: non lo dico nè per Moggi nè per Berlusconi, ma per qualunque privato cittadino.

Badlands

Anonimo ha detto...

per Badlands: pienamnete d'accordo con te. Però, non è sufficiente regolamentare la cosa? Mettere l'obbligo di pubblicare solo le intercettazioni che hanno un peso rilevante nell'indagine e non argomenti da gossip/spazzatura? Qui invece con questa scusa si vuol mettere il bavaglio per nascondere le cose.
Per Rob: se fosse vero, a me importerebbe molto di sapere che una ha ottenuto un posto di ministro grazie ad una (chiamiamola così) "love-story". In America Clinton andò sotto inchiesta per una cosa simile: pensa se la Levinsky fosse stata nominata ministro...

Anonimo ha detto...

la fede politica annebbia la mente esiste già una legge che protegge il segreto istruttorio se non viene applicata, non ricordo magistrati
sanzionati per fughe di notizie, significa che esiste un disegno che
permette di pilotare la stampa e tenere sotto scacco il bersaglio di
turno.Per opportuna conoscenza il materiale probatorio diventa disponibile e quindi di pubblico dominio dopo il deposito a indagini
concluse.Tutto il materiale assunto
non inerente al processo va distrutto.Chiedere al mietitore
Di Dietro perchè i suoi ex colleghi
disattendono questa legge dello Stato.Impedire alle donne di far
carriera col dono più bello che Dio gli ha dato è utopia pura ma non
penso che a certi livelli basti solo una passata sotto la scrivania

Anonimo ha detto...

E'sintomatico che il comunicato diffuso dalla federazione dei giornalisti contro il presunto bavaglio imposto dal disegno di legge in via di approvazione,citi ad esempio della loro eroica missione in difesa dei cittadini sprovveduti il caso farsopoli. Invece di vergognarsi della gogna
mediatica messa in atto con informazioni a senso unico e publicazioni di intercettazioni taroccate se ne fanno vanto commettendo una ulteriore scorrettezza deontologica
visto che il processo e in atto e che per parlare di trucchi se ne dovrebbe attendere la conclusione
Non è che pennivendoli temano di
veder crollare il loro castello di
calunnie tanto pervicacemene eretto
in gloria degli onesti?

Anonimo ha detto...

per anonimo: se esiste già la legge, allora perché inventarsene un'altra? forse sarà anche vero che la fede politica possa annebbiare la mente, ma in questo caso credo sia di più la fede calcistica. il che rende tutto davvero triste e squallido

Anonimo ha detto...

Il segreto istruttorio non esiste più. Esiste solo il segreto investigativo.

Anonimo ha detto...

Non si tratta evidentemente di una nuova legge ma il perfezionamento della precedente per meglio responsabilizzare i custodi del
segreto "investigativo",( come puntualizzato dall'amico anonimo che ringrazio sperando che la modifica non cambi il senso del mio intervento),individuando i soggetti
e inasprendo le pene, se sia giusto o meno questo rimane alla sensibilità di ciascuno di noi.
Della seconda parte del messaggio del milanista e me ne scuso non riesco a capirne il senso