mercoledì 16 luglio 2008

Chi dorme non piglia "onesti"


"Nella stagione 2004-2005 quando ero al Lecce, e avevo ancora due anni di contratto, l'Inter mi offrì di firmare una carta libera, precontratto, ma non doveva esserci presente la Gea, od Alessandro Moggi, che era ed è ancora il mio procuratore".
Ha detto così il difensore della Roma, Marco Cassetti, nel corso del processo Gea, in cui sono imputati, Alessandro e Luciano Moggi, Pasquale Gallo, Francesco Ceravolo, Franco Zavaglia e Davide Lippi.
Il fluidificante destro giallorosso è stato ascoltato come teste della difesa.
"Mi chiamò Evaristo Beccalossi - ha continuato Cassetti - e mi disse che l'Inter era interessata a me. Allora si organizzò un incontro a Milano, con presenti Gabriele Oriali, Marco Branca e Roberto Mancini. In quell'occasione mi fu detto che dovevo firmare un impegno, ma senza l'assistenza del mio agente, che non era stato invitato".
Sollecitato a fornire ulteriori chiarimenti sul punto, dal presidente della X sezione, il giudice Luigi Fiasconaro, Cassetti ha spiegato:
"Dopo l'incontro con l'Inter chiamai Alessandro Moggi e lo informai della cosa. Richiamai a quel punto la società nerazzurra e dissi che non potevo firmare nulla per non incorrere in squalifiche e che eventualmente, in altre trattative, doveva esser coinvolto anche il mio procuratore".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cassetti ha fatto dichiarazioni molto gravi . Mi linkate la pagina della Gazzetta dello Sporco dove e' pubblicata la notizia ? PFUI

Alberto 72

Anonimo ha detto...

Tanto finirà tutto in archivio, come sempre quando c'è di mezzo l'inter

Anonimo ha detto...

la solita cacca perdazzurra