mercoledì 8 ottobre 2008

"Scusa Stefano ma...."


Se lo stesso Stefano Borgonovo ritiene che non ci sia uno stretto legame tra calcio e Sla non e' dello stesso avviso Gianluca De Ponti, centravanti di Cesena, Bologna e Avellino neglii anni '70. "Nel '95 mi diagnosticarono un tumore alla testa. Ero appena andato in B con l'Avellino come secondo di Papadopulo: dissero che era benigno e invece era maligno. Sono in causa con i medici. Relazioni con la mia attivita' di calciatore? Certezze non ci sono mai. A casa ho una decina di foto di squadre, piene di morti. Ho una foto del Cesena che ha piu' croci del cimitero di Campiombi. Prendevamo di tutto in quei tempi. C'era a disposizione un sacco di Micoren, lo prendevamo tutti. Facevamo le iniezioni di antinfiammatori, poi ci davano i ricostituenti, una puntura al giorno, chissa' cosa c'era dentro. Quando avevi la pubalgia ti infilavano un ago lungo cosi' sotto i testicoli: si cura ancora cosi' la pubalgia? Dal momento che fumavo mi facevano anche delle flebo per disintossicarmi dal fumo. I medici prescrivevano questi farmaci e i massaggiatori li somministravano. Il calcio di oggi? Non so come facciano a giocare tanto: in uno dei miei migliori anni al Bologna feci una trentina di partite e segnai nove reti.Spesso si andava in campo ancora indolenziti per le botte prese la domenica precedente".

1 commento:

Anonimo ha detto...

sugli antinfiammatori avevo già espresso parere negativo in un commento di un post precedente, sempre su quest'argomento. ad esempio, il famigerato voltaren (citato anche nel processo juve) è un farmaco che è stato prescritto per anni anche dai medici della mutua. e ancora oggi mi pare che sia prescritto. ebbene, in alcuni paesi europei, il voltaren è stato ritirato perché sospettato di creare problemi alla salute. è un po' come l'amianto: prima che si scoprisse la sua tossicità si costruivano tetti con coperture d'amianto anche per le scuole.
non penso che SLA o patologie simili o tumori come nel caso di de ponti possano essere la conseguenza esclusivamente di doping: può anche essere che si sia abusato di sostanze non dopanti e ritenute (a torto) innocue. alla storia dei pesticidi utilizzati nei campi di calcio (è un'altra delle ipotesi) credo davvero poco.