Conosce l'argomento, l'ex presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara, quando commenta la sentenza che ieri ha assolto la Lazio e solo multato la Roma per falso in bilancio.
"Siamo alle solite -ha dichiarato Gazzoni in un comunicato-, ancora una volta si è persa l'occasione di dare un segnale forte che le cose nel calcio stanno cambiando. Con la sentenza emessa ieri dalla decima sezione del Tribunale penale della capitale presieduta da Luigi Fiasconaro è stata data un'ennesima prova di una vergogna nazionale che si cerca di minimizzare in tutti i modi".
Il tono è eloquente: "Nessun addebito per il presidente della Roma Franco Sensi e una sanzione per la squadra di soli 60 mila euro contro i 480 mila richiesti a suo tempo dal pm Luca Palmara per i fatti avvenuti fra il 2001 e il 2002, assoluzione per la Lazio e per il suo ex Presidente Sergio Cragnotti. Questa sarebbe la risposta? Ricordo che nella stagione 2003/2004 il Bologna perse in casa 4-0 con la Roma che all'epoca non pagava l'Irpef (alcune decine di milioni di euro), mentre l'anno dopo, non furono in grado di batterci pur essendo, noi, rimasti in 9: avevano cominciato a pagare la loro quota di Irpef come gli altri...".
"Nonostante Calciopoli -prosegue la nota-, mi spaventa ancora una volta, il fatto che nulla è cambiato e che tutto piano piano stia tornando alla normalità. Il mondo del calcio ha bisogno di una profonda epurazione e di una cosciente moralizzazione. E fa specie la dichiarazione di Moggi di qualche giorno fa che vorrebbe rientrare nel mondo del calcio".
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