martedì 16 ottobre 2007

"Sono deluso. E' un'ingiustizia"

Tre mesi di squalifica a Danilo Di Luca.


E' quanto stabilito dal Giudice di ultima istanza in materia di doping del Coni in merito alla posizione del ciclista abruzzese nell'inchiesta penale Oil for drug e ai suoi rapporti col medico Carlo Santuccione.


A dare la notizia della sentenza è stato il capo della procura antidoping del Coni Ettore Torri. L'avvocato di Di Luca, Federico Cecconi, ha spiegato che la condanna è stata decisa non per una violazione dei regolamenti antidoping ma per una "contiguità" con il medico abruzzese Carlo Santuccione.


Lo stesso Cecconi ha però osservato che il periodo della frequentazione contestata a Di Luca - l'anno 2004 - coincide con la riammissione di Santuccione nei ranghi della Federazione medico sportiva italiana. Cecconi ha preannunciato un possibile ricorso al Tribunale di arbitrato sportivo (Tas) di Losanna non sbilanciandosi però sulla prospettiva di una partecipazione del corridore pescarese al Giro di Lombardia.


"Prendo atto, sono deluso, è un'ingiustizia, ma non credo si possa parlare di accanimento da parte della Procura nei miei confronti", questo il primo commento del corridore abruzzese.

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