giovedì 11 ottobre 2007

Tennisopoli

La macchia delle gare truccate nel tennis sta espandendosi a vista d'occhio, e anche l'Atp ne è conscia.

Di scommesse nel mondo del tennis se ne parlava già da qualche tempo, ma ora la situazione sembra ben più grave di quanto si potesse pensare.

In primis era stato un tentativo di corruzione ai danni di Djokovic, ma il serbo si era rifiutato, al torneo di San Pietroburgo, e quindi era stato il britannico Murray a spiegare che tutti sanno che i match sono truccati, ma ora ci pensa anche un pentito, che da marzo lavora pr l'Atp, a spiegare che la piaga di 'tennisopoli' è ben più profonda del previsto.
"Impossibile evitare che i match di tennis vengano truccati, impossibile fermare le scommesse - speiga Michael J. Franzese al quotidiano argentino 'Ole' - l'unica strategia è quella di informare e di educare: tutti devono sapere che verranno presi provvedimenti severi nei confronti delle persone coinvolte".

Franzese fornisce anche l'identikit del tennista baro:
"Ha una situazione poco stabile, magari indebitato. E' uno disposto a vendersi una partita per 20.000 dollari. E' piu' probabile che questo accada in match di secondo piano, dove c'è poco pubblico. Una volta che si entra nel circolo vizioso, non se ne esce più".

Insomma può avvenire un po' ovunque senza che ci si possa rendere conto ed è difficile da arginare come situazione.
"Il fenomeno crescerà perché viviamo in una comunità globale, è sufficiente un computer con accesso al web. Ai miei tempi, dovevo incontrare un allibratore o andare a Las Vegas".
Franzese è anche a disposizione dei giocatori, che possono chiedere consigli e informazioni per la lotta contro quella che possiamo proprio definire 'tennisopoli'.

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