sabato 3 novembre 2007

La paura è interista

La paura è interista
di Carlo Tecce

La Juve è nata con un’anima.
Niente ruggini delle fabbriche del Milan, niente pinte di birra dei ristoranti dell’Inter.
La Juve è nata con un’anima: la panchina, il liceo, il latino. Storie vecchie, sensazioni (sempre) nuove.
L’anima della Juventus è la sua superiorità all’anagrafe: nello stile, nella forza, nelle chiacchiere. Nei favori, direbbero gli inquisitori. Nei torti, direbbero i revisionisti.
L’Inter è più forte: organico infinito, gestione sciagurata, investimenti smisurati.
Poco importa: la Juve ha la superiorità. Ce l’ha dentro. Non è qualcosa di materiale, di tangibile: né un giocatore, né un allenatore. La superiorità della Juve è inqualificabile: gli amici ne parlano, i nemici l’avvertono.
Il carrozzone nerazzurro arriva al “Comunale” (non Olimpico!) con la sua presunzione, i suoi trascorsi, insomma il suo curriculum. Come un giovane in cerca di lavoro, un pivello che ha voglia di farsi ammirare dal capo, dimostrare di esser più bravo del maestro. E blablabla.
Anche chi vede bianconero, onestamente, cova timori per la partitissima di domenica sera.
Però, per trascorrere sereni la vigilia, tifosi e squadra dovrebbero ricordarsi della superiorità della maglia che indossano, dei colori che venerano.
La paura è interista.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sacrosanto.
per noi questa non è la partita della vita. La Juve non ha bisogno di batter l'Inter per dimostrare qualcosa. Nella storia sono sempre state l'altre squadre ad attendere la Juve per salvare la stagione, l'onore , gli investimenti. Qualche volta riuscivano a fre lapartita del secolo, ma restavano perdenti.
L'inter non è la nuova Juve, e questa partita cona soloper i tre punti ed avvicinarci alla vetta.