La Renault, coinvolta nel secondo filone della spy story, ammette di essere venuta a conoscenza di informazioni della McLaren ma di non averle utilizzate.
"Abbiamo saputo che l'ingegner Mackereth, arrivato dalla McLaren nel settembre 2006 - spiegano in un comunicato - aveva portato con sé alcune informazioni di proprietà McLaren su un floppy disc".
Quando però il team ne è venuto a conoscenza di ciò ha cancellato le informazioni.
Anche la Renault segue la stessa linea difensiva utilizzata dalla McLaren nel caso spionaggio con la Ferrari: la scuderia aveva delle informazioni riservate sulla scuderia di Woking ma non le ha utilizzate.
Anche la Renault segue la stessa linea difensiva utilizzata dalla McLaren nel caso spionaggio con la Ferrari: la scuderia aveva delle informazioni riservate sulla scuderia di Woking ma non le ha utilizzate.
Anche in questo caso spunta il nome di un ingegnere, Phil Mackereth ex McLaren, che avrebbe portato con sé informazioni riservate.
"Il 6 settembre 2007- scrive in un comunicato la scuderia francese - abbiamo saputo che un ingegnere aveva portato con sé alcune informazioni di proprietà della McLaren. Queste informazioni contenevano un floppy disc di vecchio tipo e includeva copie di disegni McLaren e fogli di calcolo elettronico. Queste informazioni sono state caricate, su richiesta del signor Mackereth, sulla sua directory personale del sistema file della Renault F1. Questo è stato fatto senza che nessuno che comanda nel team sapesse".
Quando la Renault è venuta a conoscenza dell'accaduto si è subito affrettata a licenziare l'ingegnere, ma non solo. "Le informazioni - prosegue la scuderia nel suo comunicato - sono state cancellate dal sistema del computer del team ed è iniziata una indagine formale. Abbiamo tempestivamente avvisato la McLaren della situazione e subito dopo anche la Fia, che da allora sono costantemente e regolarmente informate". Ecco perché la Renault è ottimista sull'esito del Consiglio Mondiale del prossimo 6 dicembre. "La scuderia ha agito in completa trasparenza nei confronti della McLaren e della Fia, sforzandosi di risolvere l'inconveniente". Resta da vedere se la Fia la penserà nello stesso modo.
Quando la Renault è venuta a conoscenza dell'accaduto si è subito affrettata a licenziare l'ingegnere, ma non solo. "Le informazioni - prosegue la scuderia nel suo comunicato - sono state cancellate dal sistema del computer del team ed è iniziata una indagine formale. Abbiamo tempestivamente avvisato la McLaren della situazione e subito dopo anche la Fia, che da allora sono costantemente e regolarmente informate". Ecco perché la Renault è ottimista sull'esito del Consiglio Mondiale del prossimo 6 dicembre. "La scuderia ha agito in completa trasparenza nei confronti della McLaren e della Fia, sforzandosi di risolvere l'inconveniente". Resta da vedere se la Fia la penserà nello stesso modo.
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