lunedì 10 novembre 2008

Ultimo minuto




Giornata di campionato caratterizzata dagli ultimi minuti:
il Torino li utilizza per piegare il Palermo, la Roma per autopunirsi in quel di Bologna, l'Inter per ritrovare la vetta grazie al solito Cruz, il Milan per gettare via primo posto e migliore prestazione stagionale.
Campionato sempre più avvincente, come non si vedeva da anni.
Del Piero sempre più Magico. Quasi monotono ormai nella perfezione delle sue prodezze.
E giovedì la Juve si ritroverà davanti il Genoa del Principe Milito, giocatore per cui stravedo da sempre.
Pagato soli 8 milioni di euro, è già Capocannoniere al suo primo campionato di Serie A italiana.
Pazzesco.
Il Napoli grazie a Lavezzi e all'arbitro si conferma nei vertici alti di classifica.
La Lazio degli argentini Carrizo, Ledesma e Zarate non è più una sorpresa.
E domenica prossima il derby di Roma

La Juve non si ferma più
il Punto di BECCANTINI
E così sono sei, le vittorie consecutive della Juventus. Real, Toro, Bologna, Roma, ancora Real, Chievo. Il 19 ottobre, dopo Napoli, sembrava sfiorita, se non addirittura finita.
Non sarà Einstein, Ranieri, ma neppure la metà di niente che i tifosi più rancorosi si ostinano a considerare. Giovedì arriva a Torino il Genoa di Gasperini. È una delle squadre più brillanti del campionato e può contare sul capocannoniere assoluto, Diego Milito, tripletta alla Reggina in dieci e nove reti in totale. Nel frattempo, Alessandro Del Piero continua a spolverare gli incroci dei pali. Mercoledì l’ovazione del Bernabeu, sabato il decennale dell’infortunio di Udine (ginocchio kaputt, 8 novembre 1998), ieri il compleanno. E come candelina, l’ennesima punizione, quinta stagionale. A Verona, fra gli applausi di molti, juventini e non. L’adozione a distanza è riservata a un pugno di eletti. Mi viene in mente Michel Platini. Del Piero ha fatto breccia in molte curve. Siamo di fronte a una miniera balistica con pochi eguali al mondo: per la gamma delle traiettorie, per il rapporto fra tiri e canestri. Il Chievo aveva cambiato allenatore, da Iachini a Di Carlo, e non si può dire che Banti abbia tradotto benevolmente i rigori che lo riguardavano. Anzi. La Juventus è sempre lì, non più tenera, non più confusa, né da scudetto né da centro classifica. Gli episodi, adesso, le sorridono.
Ha ritrovato l’identità smarrita, agganciato l’Udinese, caduta al Meazza, e avvicinato la vetta, dalla quale l’Inter ha scalzato il Milan, sprecone a Lecce. Controsorpasso. Per i campioni, secondo successo di fila al 91’: a Reggio Calabria, Cordoba; a San Siro, Cruz. Come Spalletti, ma con un esito infinitamente più felice, Mourinho ha corretto il modulo: da 4-2-4 a 4-3-3. Guai però a dirgli che sono stati i giornalisti a suggerirlo. L’Udinese era la bestia nera dei nerazzurri, quattro pareggi nelle ultime quattro gare. Le «punizioni» di Mourinho sono meno plastiche di quelle di Del Piero, ma non meno terapeutiche: ne sa qualcosa proprio Cruz, processato per insubordinazione tattica (Inter-Genoa) ed escluso dalla trasferta di Firenze. È la terza volta che salva la baracca, dopo Lecce e Anorthosis. Più in generale, meglio la difesa dell’attacco. Fatto senza precedenti, Mourinho ha scaricato pubblicamente Quaresma.
Si rialzano Napoli e Fiorentina, la Lazio di Zarate, una punizione al bacio anche lui, liquida il Siena e vola in cima al derby con quattordici lunghezze di vantaggio sulla Roma. Cose folli. Al vertice, il Milan si butta letteralmente via. Anche a Lecce decide la zona Cesarini: come a Bologna, come a San Siro. Il pareggio di Esposito sigilla una partita mai cominciata, visto il divario tecnico. Bergonzi chiude un occhio nell’area leccese, Beretta non riesce a scuotere le sue linee, troppo arretrate. Prima di Ronaldinho, un tizio che firma i tabellini camminando, avrebbero potuto segnare Borriello, ancora Borriello, Kakà e, oh yes, Giacomazzi. Non ha fretta, la squadra di Ancelotti: sequestra il campo e lavora al corpo gli avversari. Li grazia, però, e così al 93’ ci scappa la più rocambolesca delle rimonte, in forza della quale la graduatoria presenta ben otto formazioni schiacciate in quattro punti, dai 24 dell’Inter ai 20 di Genoa e Fiorentina.
Allarme arbitri. La luna di miele è finita. Non si capisce più niente. Sabato sera, nel corso di Torino-Palermo, rosso diretto a Nocerino per una gomitatina a Dzemaili. Ieri pomeriggio, a San Siro, solo giallo a Cordoba per un’entrata da Sant’Uffizio su Inler, e zero virgola a Sissoko, a Verona, per un calcio a Yepes. Sarà Ranieri a «espellerlo». Se Banti non ha visto, potrebbe scattare la prova tv. A Napoli, sull’1-0, il gol di Cassano era valido: cos’è, un risarcimento dopo lo stile libero di Rocchi nella piscina milanista? Imperversa la difformità di giudizio. Collina non riesce ad arginarla. Inter-Udinese era diretta da Morganti, «ricusato» da Mourinho nel derby. La sudditanza psicologica gode ottima salute.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

il calcio prende, il calcio dà. giovedì il milan ha vinto all'ultimo secondo in uefa e ieri invece è andata male. certo il milan non può lamentarsi con la fortuna: ad essere obiettivi, guardando le partite precedenti, il milan in classifica si ritrova con almeno un paio di punti in più di quel che meriterebbe.
io cmq vedo il bicchiere mezzo pieno: ieri il milan ha fatto una buona partita, giocando decentemente per la prima volta.
sono convinto che potrà solo migliorare, tenuto conto che deve recuperare giocatori importanti: pirlo, la difesa e la forma di kaka e dinho.

unmilanista

Anonimo ha detto...

solo poche parole.....
IO, AL SANTIAGO BERNABEU, C'ERO.
Dopo quegli applausi di tutto lo stadio e l'inchino di Alex potrei stoppare col calcio perchè chissà quando potrei rivivere più un'emozione (calcistica) così grande.
Grazie Juventus !!!!
Bob72

Anonimo ha detto...

Il calcio è bello perchè non è vario.
Si,ha detto bene ...perchè non è vario!!
Pensavate che sarebbe tutto mutato e che dopo farsopoli sarebbero cambiate le monotone vittorie Juventine??
Il calcio è sempre lo stesso perchè non ci fu, non c'è e non ci sarà mai voglia di cambiare!!
Così si continuerà a gridare al lupo, al lupo...fino a che non si troverà un nuovo " agnello sacrificale" per accontentare il popolo che al Colosseo non ha mai smesso di andarci!
Buon calcio!

mario bani

Amos ha detto...

Di Del Piero sappiamo. Ormai le parole sono superflue. Come te Stefano voglio citare Milito, attaccante che già nella sua prima esperienza al genoa mi fece impazzire. Qui non si tratta soltanto di gol. Fa gli assist è veloce e fa reparto da solo, un attaccante veramente straordinario e la dimostrazione che, con la competenza si riescono a fare affare senza spendere caterve di soldi. Qualcuno dovrebbe imparare.

Anonimo ha detto...

Mi potete dire perchè giochiamo giovedì?
tomaso

Anonimo ha detto...

tomaso, giochiamo giovedì perché sabato all'olimpico si gioca il test match di rugby contro l'argentina.

treze1988 ha detto...

Fortunatamente ho visto scritto da qualke parte ke nn utilizeranno la prova tv contro Sissoko. Ci mankava solo ke lo sospendevavo x 2 giornate e saltava l'inter!!!
Forza Juve, Auguri Alex:)

Anonimo ha detto...

x bob 72,saro' stringato:ti invidio ciao e forza Juve,nick