Il mondo dell'informazione perde una delle sue voci più celebri, esempio di libertà di pensiero e autorevolezza.
Questo il mio ricordo.
“Con la perdita di Enzo Biagi scompare una grande voce di libertà”
Migliori parole di quelle pronunciate dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non potevano esser utilizzate.
Scompare un maestro del giornalismo italiano che grazie alla sua grandissima competenza e professionalità aveva costruito intorno a se una vastissima rete di ammiratori ed amici.
Scompare anche però, una persona che per la sua costante ricerca di giustizia, libertà e verità, si è creato nel corso degli anni non pochi nemici.
Perché cercare la verità, quando il mondo esterno vuole farti creder altro, ti porterà sempre a stare dalla parte della minoranza.
E la maggioranza avrà sempre l’interesse di emarginarti e far passare le tue grida di giustizia in silenzio.
Credo che il miglior modo possibile per ricordare il grande Maestro sia proprio quello di continuare a battersi per la ricerca della libertà e della verità, proprio come lui ci ha insegnato.
In una delle sue ultime interviste, Enzo Biagi a Il Tirreno riferendosi circa lo scandalo calcistico di Calciopoli disse:
"Una sentenza pazzesca, e non perchè il calcio sia un ambiente pulito. Una sentenza pazzesca perchè costruita sul nulla, su intercettazioni difficilmente interpretabili e non proponibili in un procedimento degno di tal nome.Una sentenza pazzesca perchè punisce chi era colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito da un processo che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna. E mi chiedo: cui prodest? A chi giova il tutto? Perchè tutto è uscito fuori in un determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di Telecom, poi Calciopoli, poi l’ex Re d’Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in pasto al popolino?".
Ciao Enzo, vedrai che ci sarà ancora qualcuno che avrà il coraggio di battersi per la libertà seguendo i tuoi insegnamenti.
3 commenti:
Ciao Enzo. Leggere di Cannavò addolorato mi fa male.
La gente come te ha bisogno solo di chi veramente gli ha voluto bene.
Anzi no.
TU sei un grande. E come tutti i grandi è giusto che anche i nemici e i servi di questi media faziosi ti rendano onore.
Purtroppo predicava nel DESERTO.. e nessuno lo voleva ascoltare
ora sono sbucati tutti a proferirne gli elogi..
a NOI resta l'AMORE per il giornalismo VERO che esprimeva e per il quale è stato confinato e lasciato SOLO per anni ed anni..
a loro non resta NIENTE
e questo è ciò che si meritano!
il 'silenzio' è una grande virtù e in un momento simile andrebbe rispettato ancora di piu'...
ma chi possiede questa virtu' tra gli 'opinionisti legalizzati?'
fin quanto ci sarà anche una sola persona libera di raccontarci le verità, il mondo è salvo...
ciao, Enzo
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