domenica 18 maggio 2008
Ciao Alessandro Magno
"Questo è il mio ultimo mese da giocatore della Juventus. Sono arrivato a Torino che avevo 22 anni, ero sposato da dieci giorni, per me iniziava un nuovo corso. Qui sono cresciuto, ho imparato valori come professionalità e attaccamento alla maglia. Qui sono diventato un uomo, sono maturato. Dopo così tanto tempo non ci sono soltanto legami calcistici, ma si creano rapporti e amicizie anche fuori dal campo".
5 scudetti vinti sul campo, 3 supercoppe italiane, un torneo Intertoto e un campionato cadetto nel palmares:
"Il momento più significativo della mia carriera è stato quando ho firmato il contratto con la Juventus, la squadra di cui ero tifoso da bambino. A dire la verità però non pensavo di restarci undici anni. La maggior delusione sportiva è stata la sconfitta nella finale di Champions a Manchester, a livello personale invece l'amarezza che più fa male è stata la retrocessione in B perchè ho visto svanire tutti i sacrifici di una stagione. Noi sappiamo quello che abbiamo lottato per vincere quei due scudetti, e lo sanno anche dall'altra parte. Però loro devono dire l'opposto per giustificare il motivo per cui non vincevano mai: la ragione in realtà è una sola, noi eravamo più forti. E lo sapevano benissimo. Anzi, l'abbiamo dimostrato pure quest'anno battendoli a San Siro. Non so quale sarà il mio destino. Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto tornare ad Empoli, la società che mi ha lanciato nel calcio che conta. Quando smetterò mi piacerebbe lavorare con i ragazzi, è un progetto che mi affascina perchè loro rappresentano il domani del calcio".
ALESSANDRO BIRINDELLI
Per una volta Alexander the great non è Del Piero, ma un grande professionista, un giocatore grande gregario che non era un campione, ma che mai dico mai ricordo di averlo visto uscire dal campo senza la maglietta sudata.
E allora Ciao Biri, ci mancherai.
Grazie per tutto quello che hai fatto onorando sempre la maglia che hai indossato.
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7 commenti:
Fino a ieri pomeriggio quando pensavo a Ranieri credevo che oramai avesse espresso tutto il suo bagaglio di mediocrità e di interventi inopportuni...mi sbagliavo , lui è una miniera ricca di queste dimenticanze e di incredibili occasioni perse...
Ieri aveva due occasioni per smentire tutto ciò e le ha usate al rovescio!!!
Onore a Del Piero ( pensate lui lascia battere il rigore a Trezeguet...domenica il macellaio dell'inter è andato a strappare il pallone per batterlo il rigore, e anno scorso a Totti gli si aprivano autostrade nella difesa della squadra dell'ultimo incontro di campionato per favorirlo a segnare!!!!) onore a Del Piero dicevo e a Birindelli che ha sempre giocato con irruenza e impegno come nessuno...perchè lui sente quella maglia, ed è una maglia fatta di un tessuto che non è di cotone..un tessuto che ci viene donato al momento che si nasce e ce lo portiamo addosso per tutta la vita.
Grazie.
mario bani
Onore a Birindelli, grande uomo e grande bandiera Juventina; meglio un giorno da Birindelli che una vita da Zambrotta.
Grazie Birindelli per quello che hai fatto in tutti questi anni..
e scusa per la maleducazione e l'arroganza di ranieri che non ti ha fatto giocare nemmeno un minuto nell'ultima partita della tua carriera bianconera.
Si anch'io ce l'ho con ranieri, che senso aveva far entrare casiglia a 2 minuti dalla fine e non lasciare che il grande Biri indossasse ancora un volta la sua (la nostra) amata maglia di fronte ai suoi tifosi?
un abbraccio grande alessandro, grazie di tutto
roberta
Ranieri ha dimostrato di esser un "signore" solo a parole. Parla tanto di fair-play e poi quando si tratta di averne nei confronti di un giocatore che ha passato 11 anni nella juve, fa finta di non sapere cosa voglia dire avere rispetto per un giocatore. Rivoglio Marcello su quella panchina!
gran caduta di stile di Ranieri, in Inghilterra però le urla del pubblico avrebbero acclamato in campo un grande campione che lascia il calcio
Ricorderò sempre il gol con il deportivo la coruna.
Grande Birndelli, uno di noi.
Tomaso
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