sabato 14 giugno 2008

Buffon tiene viva la speranza


Pugno alzato e guanto nero e non è Tommie Smith, è quel resta del giorno, quel che tiene l’Italia ancora viva, alla periferia di questo Europeo.
E’ Buffon e una parata in due tempi, mano, piede, tutto quello che ha per ripescare una squadra già sfrattata.
«Dobbiamo gioire per il punto perché eravamo a casa e invece...».
La palla ha viaggiato nel limbo, lui sdraiato, in caduta dopo aver respinto la prima volta e capace ancora di reggere lì, sospeso, di fregare la forza di gravità per l’istante che basta a cacciarla via, un calcio all’eliminazione matematica. Mutu non sbagliava un rigore da sette anni, in nazionale gli è andata male solo due volte e Buffon è l’unico contro cui non passa, «l’unico che conosco capace di fregarmi, mi aveva già parato nel campionato italiano, quando stavo nel Verona. Che devo dire? Piede e mano non ne voleva sapere di andare dentro. Fortuna? No, è bravo».

E’ l’ultima possibilità, una fiche da giocare dopo aver sperperato il malloppo, Buffon è il solo che riesca a dare scariche di adrenalina all’azzurro confuso visto fino a qui. Ha fermato il tempo e ha urlato indicando a due mani il posto dove andare, avanti. La reazione e il pareggio partono da quel suo pugno, tirato all’aria e poi alzato a celebrare l’unico momento buono, quello in cui l’Italia è stata capace di reagire. Dopo l’Olanda ha chiesto scusa agli italiani e il gruppo non ha gradito. L’unico a dire che era stato un disastro senza cercare scuse, si è preso anche il malessere di Donadoni, «punti di vista», come fosse stato un giudizio dato a caso. Non se l’è neanche presa, c’erano cose più importanti a cui pensare, «ognuno può dire quello che vuole». Stavolta pretende che si riconosca il cambio di mentalità: «Eravamo diversi, la prestazione c’è stata e ormai è inutile stare a valutare il fatto che non sia andata come volevamo. Tempo perso. Non so se era rigore o no, so che quel tipo di contatto è per lo meno dubbio e credo che prima di fischiarlo un arbitro debba mettersi la mano sulla coscienza. Si tratta di eliminare una Nazione, così, con una decisione sola. Ci vorrebbe buon senso».
Alza le spalle, scarico dopo tutto quell’essere speciale, pretende un attimo di umanità, un dubbio e un pensiero maligno anche se Donadoni non li gradisce e ha chiesto ai giocatori di non cercare alibi. Buffon cerca solo conforto, ha un disperato bisogno di ottimismo e ripete due volte «ci siamo ancora» come se dovesse sentire il significato delle singole parole per crederci.
In campo però ci ha creduto subito, perché era chiaro che quel doppio colpo stile karate, la combinazione calcio pugno fosse uno sliding doors: la storia che si sdoppia e da una parte restano i fantasmi dei campioni del mondo esiliati dal torneo, dall’altra quelli che se la giocano ancora. Faticosamente.
Al momento coesistono, Buffon ha creato un’alternativa, di più non poteva e martedì si decide quale versione dell’Italia sopravvive, i fantasmi o i reduci.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buffon the best goalkeepr of the world!!!

Anonimo ha detto...

Felicissimo per il passaggio del turno,molto meno per il gioco espresso e per come e' gestita e gioca la squadra . Ringraziando l'onesta Olanda - noi avremmo perso 8-0 pur di eliminare 2 pericolose concorrenti - c'è da dire che la Francia e' una squadra allo sbando e senza punti di riferimento,l'avessero saputo i Rumeni avrebbero giocato una partita diversa nel match inaugurale . L'Italia che peraltro non ha un gioco e campa delle invenzioni dei singoli, ieri sera ha fatto veramente ridere, con Toni in versione Calloni che ha divorato almeno 4 gol , con Cassano che ha fatto il terzino , con un Perrotta irriconoscibile e del tutto inutile e inesistente in quelle incursioni che lo hanno reso giocatore di alto livello . Unici a salvarsi , a mio modesto parere i difensori,San Gigi Buffon e Daniele De Rossi,un mastino a cui la nazionale non puo' rinunciare,cosi come non si puo' rinunciare a Pirlo che e' l'unico che in mezzo al campo ha un po' di sale in testa . Speriamo che il nostro CT , il piu' asino , raccomandato e incapace della storia del calcio italiano rinsavisca con la pozione di Panoramix ( la vittoria e i quarti gran medicina ) e metta in campo con la Spagna una squadra che abbia senso , magari facendo giocare Di Natale davanti e Aquilani in mezzo al campo dove senza Pirlo si rischiano barricate e passaggi alla sperindio . Qualcuno porti a rettificare i piedi a Toni , oppure rimandi a casa il suo gemello scarso insieme al pubblicitario Gattuso che grazie a dio non giocherà causa salvifica ammonizione . Purtroppo Franco Baresi si e' ritirato altrimenti il raccomandato di Albertini e Guido Rossi lo avrebbe volentieri posto a baluardo della difesa in compagnia dello sciagurato Materazzi . Preghiamo San Gigi Buffon che duri altri 90 o 120 minuti e che il culo ( la migliore qualità del nostro CT ) ci assista ancora a lungo . PS : Se Del Piero o Di Natale avessero giocato come Cassano e Toni a quest'ora sarebbero crocifissi a testa in giu' in piazza pubblica . Brutta razza i giornalisti , quasi peggio dei politici ...

Alberto Pescara