sabato 3 gennaio 2009

"Calciopoli? Grazie Triade"


«A quel punto della notte non sei il numero 1 al mondo ma un uomo che non vuole essere provocato»
L'intervista (straordinaria) di ROBERTO BECCANTINI a PAOLO MONTERO
lastampa
Paolo Montero, 37 anni, nove stagioni alla Juventus e tredici espulsioni: una belva.
«A volte mi dico: Paolo, hai esagerato. Ma poi mi do la mano: Paolo, non hai mai finto».
Che ne pensa del caso Gerrard? Il capitano del Liverpool, faccina d’angelo e pugni musicali.
«Penso che voi giornalisti pretendete la santità, l’eroismo. E invece siamo uomini anche noi, esattamente come voi. Nel bene e nel male. Gerrard non fa eccezione».
Dunque, le apparenze ingannano?
«Non conosco la dinamica dei fatti nel dettaglio. Per questo, parlo in generale. Piano con le lezioni di morale. Se Gerrard ha sbagliato, pagherà. Solo che dopo la partita vai in un locale per rilassarti e magari qualcuno ti provoca. In quel preciso istante della notte, non ti senti più il numero uno al mondo, sei, semplicemente e banalmente, un uomo che non vuole essere seccato».
A lei è mai capitato?
«Come no. A Viareggio, ospite di “Attila”, un caro amico. Dovunque si andasse, erano tutti tifosi della Fiorentina. Si figuri. Io della Juve, loro della Fiorentina. La prima volta scappava un vaffa, la seconda una spinta, la terza un cazzotto».
Nostalgia del calcio?
«Per niente. Ho smesso nel 2007, con il Peñarol, e da allora avrò disputato sì e no un paio di partitelle di beneficenza, ma proprio perché mi ci tiravano per i capelli. Non ne sento la mancanza. Tutto quello che avevo da dare, l’ho dato».
Tornasse indietro?
«Tornassi indietro, cercherei di controllarmi meglio. Provocazioni, reazioni, tafferugli: non mi sono negato niente. Al cuore non si comanda, vero? Ho dato da mangiare alla prova tv come nessun altro. Però...».
Però?
«Avevo un mio codice, non certo etico. Un codice d’onore, chiamiamolo così. Per la mia squadra, tutto. Stava agli arbitri fissare il confine di quel “tutto”. Ne ho sempre rispettato le decisioni, così come gli avversari che menavo rispettavano la mia violenza per il semplice fatto che era grossolana ma, a suo modo, leale. Quante volte sentivo e sento allenatori ed esperti ripetere che nel calcio ci vogliono anche i Montero...».
In quale giocatore si rivede?
«In Chiellini. Con Legrottaglie, che ho avuto modo di frequentare e apprezzare alla Juve, forma una delle coppie che meglio rispecchiano le mie idee, il mio carattere. Giorgio è un tipo tosto, più portato al gol di quanto non lo fossi io. Non mi meraviglio: la Juve ha avuto sempre una grande tradizione di difensori, Ferrara, Iuliano, Tudor, Cannavaro, Thuram».
Dicono che uno come lei sia Marco Materazzi.
«Non lo conosco. E poi, sia chiaro, sono amico di Zidane. Molto amico. Un fuoriclasse assoluto».
Come nasce l’amicizia con Pessotto?
«Nasce, per prima cosa, da nove stagioni di militanza comune. E cresce col fatto che era, e rimane, il mio opposto. Tanto impulsivo io, quanto posato lui. Impossibile non volergli bene. Trovava sempre la parola giusta per metterti a tuo agio. I Montero fanno casino, i Pessotto fanno gruppo».
Durante la lunga degenza, lo andò a trovare quasi di nascosto. L’orco buono...
«Affari miei, se permette. Da Montevideo a Torino per uno come Gianluca: il minimo, mi creda. Proprio il minimo».
Chi vince lo scudetto?
«L’Inter, temo».
La Juventus le piace?
«Molto. Ma l’Inter è più forte».
Qual è un attaccante che avrebbe marcato «con gusto»?
«Ibrahimovic. Ce le saremmo date di santa ragione per novanta minuti e poi, alla fine, insieme al bar a farci una birra».
Il suo podio?
«Kakà, Gerrard, Ibra».
E a livello difensivo?
«Chiellini a parte, vanno di moda gli inglesi: John Terry, Rio Ferdinand».
Cosa pensa di Calciopoli?
«Dopo Pessotto, le prime persone che chiamo quando torno a Torino sono Moggi e Giraudo. Devo tutto a loro, non mi stancherò mai di ringraziarli. Faccia un po’ lei».

20 commenti:

Anonimo ha detto...

cominciare il 2009 con un intervista a Montero,mi rallegra,,,,,,,,,,averne di quegli atleti ,,,,,,,,,,,,,, incrociamo le dita e ripartiamo sperando di lasciarci alle spalle quella caterba di infortuni,,,,,,,,,,forza JUVE e buon anno by nick

Anonimo ha detto...

Non ho mai conosciuto personalmente Montero,l'ho visto solamente giocare..e fin dalle prime partite notai il suo carattere indomito. Mi ricordava Passarella, un altro sudamericano che non ci stava mai a perdere, stessa grinta e agonismo.Mi faceva pensare anche a Furino, insomma quei giocatori senza tanti ricami, ma che hanno tutto per dimostrare che in campo possono andarci anche dei veri uomini, dei veri combattenti. Merce rara di questi tempi, noi Juventini non possiamo lamentarci dei nostri di oggi giorno. Gente non solo motivata dai soldi o da fantastici racconti di pseudo giornalisti novellieri di metropoli ma giocatori che la sorte ripaga,sempre per la loro serietà intrinseca.
Montero,come Brio qualche anno prima, era spesso preso di mira dai vari ottusangoli, ruffiani di vari controcampi. Gente che il calcio lo hanno giocato solo al calcio-balilla ma .. son convinto che con Spartaco(Poppi) in coppia non li vedrei nemmeno!!
Montero fa parte di quei giocatori che non hanno peli sulla lingua e non dicono quello che suggeriscono i vari procuratori ai nuovi mercenari e che oggi trovano molto ascolto nei vari programmi di calcio, e di cazzate ne sparano molte...gente che incamera percentuali altissime e che pretendono anche di capire di calcio....ma solamente uno era ed è all'altezza di parlarne e di essere pagato più degli altri, il nostro Lucianone.
Di Montero oltre che tu Stefano, me ne parla da tempo in modo stupendo e mai banale un altro mio amico di fede juventina,romano anche lui e che conosco solo attraverso email, Marco Santuzzi.
Mi raccontava che nel rientro negli spogliatoi dopo una partita Lazio-Juventus 0-1
di qualche anno fa a Roma, Montero si mise a redarguire con perfetta lingua spagnola quei suoi compagni di squadra che rientravano a testa bassa perchè assaliti da parole antijuventine!
Se,come Montero anche altri avessero il coraggio di dire quallo che pensano, le tv di stato e non,i ricchi petrolieri e i cosidetti poteri-forti, non sarebbero poi tanto forti!

mario bani

Anonimo ha detto...

Grande Montero, uno che non si lascia influenzare da nessuno, uno che dice sempre quello che pensa.Mi ha colpito molto il passaggio su Pessotto e sui ringraziamenti alla triade, non come qualcuno che è scappato e ora rinnega il tempo passato, questi non sono uomini ma semplici mercenari. Montero rimarrai sempre uno di noi, uno juventino vero che non si fa prendere per il culo da nessuno.

argentario64 ha detto...

Ho dimenticato di firmarmi"Argentario 64"

Anonimo ha detto...

Un mito. Fantastico Pablo Montero. Che Juve..Che nostalgia...

marco99 ha detto...

Ci farebbe comodo un altro come lui in difesa.

Anonimo ha detto...

paragonarlo a materazzi... non ha proprio niente in comune: montero era un duro, che menava anche, ma non si nascondeva. materazzi è solo un codardo

unmilanista

Anonimo ha detto...

Ben detto "un milanista" il paragone tra Montero e materazzo mi sembra quasi provocatorio da parte dell'intervistatore, sembra voler sminuire Montero sia dal punto di vista puramente stilistico, dal punto di vista agonistico-umano che delle capacità mentali..perchè quelle del materazzo potrebbero essere alla stregua di un ebete totale!! ( ascoltate le sue interviste e le sue considerazioni nelle tv varie....)
E poi quasi a giustificare l'aggressività calcolata della compagine interista che sicuramente non ha bisogno di difensori a Torino...ne hanno già tanti sulla sponda rosa della schifezza dello sport!!!
Mi sa che l'intervistatore non era soddisfatto delle dichiarazioni di Montero sulla Triade!!
Rob de mat!


mario bani

Anonimo ha detto...

L'intervistatore di Montero è il signor Beccantini. Ma il signor Beccantini mi sapete dire di quale delle due squadre di milano è simpatizzante??????

mario bnai

Anonimo ha detto...

mario bani

Anonimo ha detto...

grazie di tutto paolo, la pigna che hai tirato a di biagio rimarrà sempre nel mio cuore.

Anonimo ha detto...

ciao Stefano, ti auguro buon anno segnalandoti una notizia che riguarda calciopoli. è una dichiarazione di oliviero beha sul processo di napoli contro la gea. la trovo interessante perché beha non è mai stato molto tenero con moggi: io l'ho sentito in televisione ed ho cercato la notizia in rete per segnalartela:
http://forum.corriere.it/campionato_dei_lettori/05-01-2009/oliviero_beha-1177289.html

unmilanista

Anonimo ha detto...

Grazie "un milanista" questo è l'intervista:
Lunedì, 05 Gennaio 2009 Oliviero Beha Calciopoli/Oliviero Beha al TG3:

"Ho Paura di una Giustizia Così" Oliviero Beha è intervenuto al TG3 delle 19,00. In sintesi questo il succo delle sue affermazioni: "Del processo GEA non si è saputo niente. I mezzi di informazione hanno taciuto su tutto. Nessuno ci ha detto cosa è risultato dalle carte. Al contrario di quanto è avvenuto per il processo della strage di Erba, dove i giornalisti hanno contato anche i peli delle sopracciglia degli imputati" "Della GEA facevano parte anche la figlia di Geronzi e De Mita Jr.. La loro posizione è stata stralciata ed archiviata. Succede! Succede nelle migliori famiglie e qui è successo!" "Mi piacerebbe sapere su quali basi il PM ha chiesto ben 6 anni per Luciano Moggi, visto che i testi hanno ritrattato tutto." "Se chi aveva deposto contro la GEA ha ritrattato tutto, allora costoro devono essere a loro volta indagati per aver dichiarato il falso. Invece, qui c'è qualcosa che non quadra. Se poi fa più comodo avere un Moggi colpevole, un Barbablù, un mostro da sbattere sulle prime pagine dei giornali, allora è un altro discorso."

"Vi dico francamente, HO PAURA DI UNA GIUSTIZIA COSI'"

Anonimo ha detto...

Oggi mi dimentico di firmare.
E' l'età che avanza!
Comunque. Mario Bani

Unknown ha detto...

PLATINI
http://www.lastampa.it/
sport/cmsSezioni/quijuve/
200812articoli/18240girata.asp

LIPPI
http://www.lastampa.it/
sport/cmsSezioni/calcio/
200812articoli/18196girata.asp

Queste sono 2 altre belle interviste di Beccantini durante il periodo delle feste.

Ragazzi chi ha il contatto di Oliviero Beha o sà dove lavora adesso?

Grazie

Giulio Gori ha detto...

Come al solito mi abbandonerò a un commento fuori dal coro. Di quello che ha detto Montero a proposito di se stesso condivido poco: più che altro non accetto il fatto che lui rivendichi i suoi "colpi di testa" come un punto d'onore, o come un segno distintivo della sua caparbietà calcistica. Montero è stato un grandissimo difensore, che PURTROPPO, ogni tanto perdeva la testa e faceva una fesseria. Ma Montero è stato altro rispetto a quelle sfuriate (che del resto mettevano in difficoltà la squadra... in dieci non si gioca mai volentieri): durissimo ma leale negli interventi (faceva la metà dei falli di un Ferrara), molto concentrato sulle marcature, strepitoso sull'anticipo (Montella ricorda ancora una partita in cui non toccò letteralmente palla) e soprattutto stratosferico dal punto di vista tattico. Ricordo ancora che in quella meravigliosa serata del 3-1 contro il Real ero al Delle Alpi e guardavo Montero in preda all'estasi, mentre con estrema tranquillità affrontava Raul o Ronaldo nell'uno contro uno e nello stesso tempo teneva braccio destro e indice tesi, per indicare a Tudor (che sostituiva Ferrara squalificato) la posizione corretta da tenere. Un fuoriclasse con un bambino accanto.
Ma, ripeto, non rivendichi i suoi atti isterici come qualcosa di grande...
Non c'è bisogno di perdere la testa per dimostrare la propria durezza: uno che duro era, anzi duro da morire, ma correttissimo e leale come nessun altro, è stato il mio grande idolo, il magnifico Jurgen Kohler: marcatore di razza come non ne ho mai visti, marcava brevilinei velocissimi e panzer giganteschi senza fare una piega. Mi torna in mente un 1-1 a San Siro di molti anni fa, contro il Milan (gol di Baggio e di Albertini). Kohler marcò Papin senza fargli vedere palla per un'ora, con una facilità disarmante. Poi prese una botta e fu costretto a uscire. Mentre, zoppicando si avviava verso il tunnel, i tifosi del Milan lo fischiarono in massa. Lui rispose mandando baci alla folla. Un giocatore strepitoso, un marcatore arcigno come nessun altro, ma anche un signore come pochi altri.

Anonimo ha detto...

caro Giulio Gori, io di Kohler ho ricordi di macellaio. Credimi, meglio Montero: che entrava duro, ma, a differenza di Kohler, non per far male.
Se Van Basten ha dovuto interrompere precocemente la sua carriera è grazie anche alle carezze di Kohler...

unmilanista

Anonimo ha detto...

per Stefano: Beha ha un sito personale:

http://www.olivierobeha.it/

ed anche un blog:

http://www.behablog.it/

unmilanista

Giulio Gori ha detto...

caro unmilanista,
ti ricordi molto, ma molto, male

Anonimo ha detto...

Sai Giulio, mi ricordo di Kohler anche all'europeo del 1988 in Germania, quando la sua nazionale giocò contro la nostra. E fece delle entrate assassine su Vialli (in particolare) e Mancini.
Sicuramente è stato uno dei più grandi difensori della storia del calcio, però è proprio questo che mi fa un po' di rabbia: e cioè che nonostante il fatto sapesse giocare, a volte si segnalava per certi falli davvero cattivi.
Comunque, senza rancore: buoni e cattivi (o meno buoni) li abbiamo avuti tutti

unmilanista