La confessione di Zaccheroni: "Il 5 maggio alcuni mi dissero: io non gioco"
(Il Giornale)
L'ex tecnico della Lazio e dell'Inter non crede però che stasera si possa rivedere una storia simile.
Scusi, Zaccheroni, c’è Lazio-Inter: sente odore di 5 maggio?
«No, quella fu un’altra storia, oltre che un’altra partita. Prima differenza: il martedì precedente la società annunciò ufficialmente l’arrivo del nuovo allenatore, Roberto Mancini. Seconda differenza: avevamo mancato la corsa alla Champions arrivando a meno 2 dal Milan, perdendo la sfida decisiva di Bologna».
Ci fu altro?
«Presto cominciarono le pressioni della piazza laziale, il tam tam delle radio, seguirono le minacce, in qualche caso suggerimenti tipo “tirate sui tabelloni pubblicitari”. Di fatto dovetti registrare molte defezioni. Puntai su quelli che non si tirarono indietro, gente come Stam, per esempio, Giannichedda, Stankovic».
Come maturò il famoso ribaltone?
«Decisivi furono due fattori: 1) l’impreparazione psicologica dell’Inter a gestire una difficoltà. Erano convinti d’aver già vinto, i tifosi avevano passato il pomeriggio a cucire le rispettive sciarpe. 2) I fischi del tifo laziale contro Poborski che veniva considerato un elemento a rischio in quanto connazionale e perciò amico di Nedved.
Il ragazzo, nel sottopassaggio, appena sentì i fischi, se la prese così tanto da risultare poi uno dei più motivati. E infatti, firmati i due gol, andò sotto la curva laziale a gridare “bastardi”».
7 commenti:
Ho una volgia matta a prendere qs giornale ed andare a schiaffeggiare la faccia da cammello di Moratti, che non apre più la sua bocca a proposito di qs fatto!
Quaaaaanta Rabbia!
Piano piano uscirà fuori tutto, qualche giocatore meno idiota, qualche tecnico che ha più dignità, qualche addetto che non ha le mani in pasta, qualche politico che avrà bisogno di plauso , qualche opinionista che sentirà un pò d'orgoglio venir fuori, qualche riserva che continuerà comunque ad essere riserva, qualche dirigente che non ha le mani legate, qualche puttana che vorrà farsi bella, qualche allenatore che non ne potrà più di tenere tutto dentro, qualche telecronista che lo manderanno a fare le radiocronache della 1° divisione di calcio, qualche altro che vorrà apparire a tutti i costi per dire la sua,qualche prete e cardinale lo dirà in preghiera o qualche poeta, lo farà in rima e parleranno anche quelli che hanno tenuto celata la verità per interesse ma che prima di morire sentiranno il dovere di svuotare la coscienza per prepararsi ad affrontare l'estremo giudizio......tutti incominceranno a dire un pò di verità...a parlare di quei fatti come della cronaca della prima guerra mondiale...diranno quella verità che hanno taciuto sempre, per interesse, per comodo, per non andare contro i potenti.
Questo è quello che rimane di un popolo che migliaglia di anni fa insegnò al mondo a vivere, gli dette delle regole in cui la dignità, il coraggio delle proprie azioni e la libertà di essere se stessi nel bene e nel male erano al primo posto, identificando un uomo per quello che valeva. In questa povera Italietta così ridotta è normale che avvenga questo....
Il fatto è che queste persone, questi pseudo-uomini e le loro dichiarazioni, non serviranno più a niente perchè l'opinione pubblica generale avrà già giudicato e condannato, avrà già mandato al rogo e....avrà gia digerito tutto...e l'avrà defecato a ricordo perpetuo della propria ignoranza.
Mario Bani
:D io di Poborsky comprai la maglia dopo il 5 maggio.
Onore e Gloria a Karel...uno di noi!
Credo che la tifoseria laziale sia la più cogliona oltre che la più bastarda d'Italia.
NON SI TRADISCE MAI LA PROPRIA FEDE.
Poborsky un eroe! Da quel giorno per sempre nel mio cuore.....
duestelle
Strano che questo articolo non sia finito sulla Schifezza dello Sport...
si riesce a farlo leggere a quel pernacchione di mo-ratto?????????? by marco
grande juve crediamo nel secondo posto,che possiamo riuscirci e se le vinciamo tutte di qui alla fine......chissà, sognare non costa nulla e sarebbe l'apoteosi della giustizia post-FARSOPOLI roba da cucirsi subito sulle maglie la terza stella.
Comunque per sempre leggenda FORZA E ONORE.
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